Medici in malattia e Centro trasfusionale chiuso, l’Adas minaccia di chiudere

 
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Gela. Se i medici sono in malattia le donazioni di sangue sono rinviate. La denuncia del comitato Gelensis populus sull’assenza di personale medico al Centro Trasfusionale ha provocato altre reazioni.

La Fidas–Adas ha stigmatizzato quanto accaduto il 22 dicembre, quando alcuni donatori di sangue sono stati invitati ad andare a casa. “Il fatto in sé è di una gravità inaudita, poiché colpisce in primis l’ammalato e quindi la comunità gelese tutta – dice il presidente Enzo Emmanuello  – È inammissibile che la malattia dei medici possa interrompere la fruibilità di un servizio essenziale per il corretto funzionamento di un presidio ospedaliero.

L’Adas in una riunione del Direttivo convocata urgentemente e in via straordinaria ha posto in evidenza la necessità che i vertici dell’Asp diano priorità alla risoluzione di tale problema e quindi dirottare risorse umane verso il Centro Trasfusionale, atteso che il corretto funzionamento dello stesso garantisce il pieno svolgimento dell’attività di promozione della donazione del Sangue svolta con amore dai volontari della Fidas – Adas, nell’interesse della collettività.

Il direttivo, ha preso in seria considerazione la possibilità di consegnare le chiavi dell’Unità di Raccolta di via degli Appennini n. 5 nelle mani dei responsabili dell’Asp di Caltanissetta e quindi interrompere una quarantennale attività di volontariato spesa per il territorio della città di Gela.

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