"Melfa con Spata? Al ballottaggio libertà di voto", Giudice: "Le destre non albergano nel mio vissuto"

Gela. La scelta dell’imprenditore Maurizio Melfa, che ha ufficializzato l’appoggio al leghista Giuseppe Spata, dovrebbe creare un’alleanza da sedici consiglieri, qualora il salviniano vincesse al ball...

01 maggio 2019 14:52
"Melfa con Spata? Al ballottaggio libertà di voto", Giudice: "Le destre non albergano nel mio vissuto" -
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Gela. La scelta dell’imprenditore Maurizio Melfa, che ha ufficializzato l’appoggio al leghista Giuseppe Spata, dovrebbe creare un’alleanza da sedici consiglieri, qualora il salviniano vincesse al ballottaggio. Nelle liste pro-Melfa sono stati eletti Vincenzo Casciana e Paola Giudice. L’avvocato, sostenuta da una fetta importante del sindacato, con in testa la Cgil (il fratello Ignazio è segretario confederale) non si pone alcun vincolo. “La chiarezza e la trasparenza sono valori che devono abitare dentro le istituzioni. Ad oggi non ho giurato come consigliere comunale, la lista avrà un seggio assegnato ed io mi onorerò di rappresentarla – dice – ho sostenuto la candidatura a sindaco di Maurizio Melfa, i cittadini hanno scelto altro premiando le due coalizioni di centrodestra ed il voto dei cittadini va rispettato. Sono orfana, come tanti, di una sinistra sociale che non c’è, questo non significa stare con il centrodestra. Per questa ragione non ci sarà apparentamento tecnico come la legge prevede, ci sarà, per quel che mi riguarda, libertà di voto secondo coscienza, dato che le destre non albergano nel mio vissuto”. Giudice, quindi, fa chiaramente capire che la decisione di Melfa è una valutazione politica dell’imprenditore che non la vincola. “Posseggo un voto all’interno del consiglio comunale, il mio – continua – e verrà esercitato valutando atto per atto nel pieno rispetto dei miei valori e di quelli del mio elettorato. Coloro che pensano di possedere pacchetti di voti sono lontani dal mio modo di pensare e appartengono ad un modus operandi da prima Repubblica. Buon voto libero, liberiamo la città da chi ne ha distrutto bilanci comunali e prospettiva per i giovani e gli anziani”.

Una libertà di voto caldeggiata anche dal segretario confederale della Cgil Ignazio Giudice, che nel corso della campagna elettorale ha appoggiato Melfa. “La politica con la p maiuscola non è fatta di conti aritmetici – spiega – personalmente, non avrò in mano né i volantini elettorali di Greco né quelli di Spata. Melfa ha fatto una scelta che è sua. Le maggioranze in consiglio comunale si creano atto per atto. Non c’è un apparentamento tecnico e quindi non ci sono vincoli. C’è libertà di voto. Ho deciso di appoggiare Melfa perché mi considero orfano di una sinistra che in città non c’è più mentre al ballottaggio ci sono due candidati di centrodestra”. Il segretario così allontana qualsiasi ipotesi di una Cgil vicina al candidato di Matteo Salvini.

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