Messa in memoria di Enrico Mattei, lo storico presidente dell’Eni

 
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Gela. Nella chiesa intitolata a San Giovanni evangelista, nel cuore del villaggio Macchitella che segna la presenza di Eni nel territorio, questa mattina è stato officiato il 58esimo dalla tragica scomparsa di Enrico Mattei, fondatore dell’Eni. La messa, voluta dai pionieri ed ex dipendenti del colosso energetico del cane a sei zampe, si è svolta nel pieno rispetto delle misure di contenimento della pandemia da covid-19. A fare gli onori di casa è stato Santo Liggieri, vice presidente ApvE (Associazione pionieri e veterani Eni) che, in assenza del presidente Giuseppe Lisciandra e dei 450 soci, ha voluto ricordare Enrico Mattei, compresa la teoria del sabotaggio dell’aviogetto partito da Catania e schiantatosi a Bescapè, un paesino della Bassa Lodigiana. In quella tragica circostanza a perdere la vita, oltre al presidente dell’Eni, furono il giornalista americano, William Mac Hale, e il pilota, Irnerio Bertuzzi.

In chiesa, non sono mancati rappresentanti di funzionari Eni ancora in carica. L’occasione si è rivelata propizia per parlare dell’importanza che Eni rappresenta per l’economia locale sia in termini occupazionali che come investimenti, anche dopo l’era dell’oro nero. Proprio a Macchitella sono in corso gli interventi di restauro dell’ormai ex casa albergo che diventerà un palazzo dedicato interamente al co-working, sede ideale per sviluppare idee e progetti.  

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