“Messinese e Siciliano come Tavecchio e Ventura”, Scerra provoca pure i dem: “Sempre più vicini alla giunta…parlano gli incarichi”

 
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Il consigliere riconfermato contro i toni "accesi" di Greco

Gela. I forzisti locali, ringalluzziti dall’esito elettorale che adesso

li piazza primi in città, fanno la voce grossa anche in consiglio comunale, nonostante le tensioni interne che ci sono state e continuano ad esserci.
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“Messinese tace sui fallimenti di Siciliano”. Il capogruppo Salvatore Scerra, che lunedì, in aula, ha chiesto le dimissioni del vicesindaco Simone Siciliano, ritenuto responsabile del disastro rifiuti, rincara la dose e non risparmia neanche il sindaco. “Sembrano come Carlo Tavecchio e Gian Piero Ventura – spiega – perlomeno, dopo il fallimento della nazionale di calcio, uno si è dimesso e l’altro è stato esonerato. Perché, invece, il sindaco tace sui fallimenti politici e amministrativi del suo assessore di riferimento? Ho chiesto le dimissioni di Siciliano perché, in assenza di una gara e con un servizio di raccolta rifiuti inefficiente, è arrivato in aula praticamente senza spiegare nulla ma pretendendo che il consiglio votasse l’aumento delle tariffe Tari. Parla di servizi ulteriori che, in realtà, sono già previsti nel capitolato d’appalto. Dà l’impressione di non conoscere neanche i dati di un servizio i cui costi aumentano solo in città”.
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“Qualcne dem è nervoso…”. I forzisti, almeno in consiglio comunale, sembrano quindi distanti anni luce dalla giunta, nonostante nel periodo precedente alle regionali un qualche approccio ci sia stato. “Io non ho mai avuto alcun rapporto con la giunta – dice invece Scerra – né ho mai chiesto nulla al sindaco o al suo vice. Se qualcuno del mio gruppo politico l’ha fatto, magari partecipando a qualche riunione, non è certo perché l’abbia indirizzato io”. Scerra, comunque, soprattutto davanti all’esito elettorale, lancia la sfida anche al campo avversario, quello occupato dai dem. “Il Pd? Credo che qualche esponente di quel partito sia piuttosto nervoso – conclude – forse, sono impegnati a trattare sul posto di capogruppo e, probabilmente, qualcuno vorrebbe rendere quasi palese il rapporto di vicinanza alla giunta, ma viene frenato per difendere le apparenze. Comunque, basta analizzare i recenti affidamenti di incarichi professionali decisi dalla giunta per accorgersi che tra l’amministrazione e il gruppo democratico non c’è certamente rivalità, anzi”. Per i forzisti, quindi, la giunta avrebbe virato verso il centrosinistra, cercando di attraccare al molo del Partito Democratico.

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