Messinese non è più sindaco, il consiglio l’ha sfiduciato con ventisei sì

 
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Gela. Ventisei voti favorevoli e solo due astenuti (Vincenzo Cascino e Anna Comandatore). Il sindaco è stato sfiduciato. Il segretario generale conferma che le dimissioni del sindaco diventano irrevocabili solo tra venti giorni e la mozione può essere votata.

Il capogruppo di DiventeràBellissima Vincenzo Cascino rivendica di essere “l’unico centrodestra e Forza Italia non si è presentata all’incontro dei mesi scorsi qunado venne sancito il patto di centrodestra”.

“La democrazia presuppone un bilanciamento dei poteri – ha detto Sandra Bennici – tutto questo è venuto meno. La città di Gela ha votato il sindaco e dovrebbe sfiduciarlo. Allora mettiamo fine a questa triste pagina della politica”. Bennici, a sorpresa potrebbe votare sostenendo la mozione.
Sara Bonura ha chiesto la parola e senza microfono ha denunciato di essere stata esclusa da un verrtice d’urgenza tenutosi al momento dello sospensione dei lavori.
Il capogruppo di Energie per l’Italia Luigi Di Dio contesta soprattutto la linea del presidente dell’assise civica Luigi Di Dio. “In due anni ha fatto saltare il tavolo sull’accordo di programma – dice – e non ha mai scomodato i suoi referenti nazionali. Votiamo questa sfiducia alla classe politica. Dobbiamo vergognarci politicamente”
Riprende la seduta con ventotto presenti (mancano solo i consiglieri Panebianco e Guastella)

Seduta sospesa per quindici minuti. La mozione però non decade, almeno secondo il parere del segretario generale.

Il sindaco Domenico Messinese si è dimesso.

Angelo Amato voterà la sfiducia. “Problemi come Eni e rifiuti – ha spiegato –  non sono mai stati risolti”.

Sara Bonura ha critiato il consiglio, “oggi non abbiamo avto rispetto neanche per le persone”

La forzista Sara Cavallo appoggia la sfiducia. “Ho sostenuto il sindaco -ha spiegato – mai poi ho capito che non c’erano più le condizioni. Oggi, con il mio partito, sostengo la sfiducia a questo sindaco”.

“Falsità sul mio conto. Mi volevano far passare per traditore – spiega Cristian Malluzzo – oggi, anche quelli che acclamavano Messinese ne vogliono le dimissioni. Stiamo rimediando ad uno sbaglio fatto da chi ha eletto questo sindaco. Abbiamo sopportato mancanze di rispetto enormi. Oggi, siamo salvatori perchè manderemo a casa il sindaco”.

“Il sindaco non ha mai voluto dialogare con il consiglio – ha detto l’indipendente Angela Di Modica – nessuno conosce il suo programma. Abbiamo presentato mozioni mai prese in considerazione. Gli atti finanziari sono sempre in ritardo”.

“La mozione è di tutti. Non è la mozione del centrodestra che ha il deputato in aula – è intervenuto Casano – possiamo votare la sfiducia al consigliere Scerra. Il sindaco va in ospedale e si prepara al ricorso al Tar”

Duro il capogruppo di Sicilia Futura Giuseppe Ventura. “Sfiduciamo il sindaco perhè ha voluto agire come uno sceriffo da quattro soldi cercando scheletri negli armadi degli altri – è intervenuto – doveva cacciare la Tekra e ci va a braccetto da tre anni. Lo sfiduciamo perchè i cittadino ormai fanno i falò con i cumuli dei rifiuti in strada. Ha nominato una segretaria che conta più degli assessori. Ha cambiato sedici assessori senza trovarne uno giusto”. Ventura ha elencato cento motivi per giustificare la sua posizione.

Il grillino Vincenzo Giudice critica il sindaco e la sua amministrazione. “Va a casa perchè incapace – ha detto – un anno per trasmettere la delibera sul declassamento dell’area agricola locale”.

E’ ancora il dem Guido Siragusa a riprendere l’intervento. “Non è vero che questo consiglio comunale non ha fatto niente – dice – abbiamo approvato regolamenti e atti importanti. Le difficoltà sono legate alle difficoltà della giunta. Dobbiamo continuare a fare quello che abbiamo fatto. Non mi piace la parola casa. La crisi strutturale della città è causata dalla riduzione del peso economico dell’industria. Ci siamo divisi su cose che riguardano il futuro. Il Pd non gli ha chiesto di dimettere la giunta. Lui doveva dimettersi. Il Pd non glielo ha chiesto. Non possiamo tollerare che le nostre generazioni future paghino il prezzo perchè noi non riusciamo a trovare la quadra. Voteremo la sfiducia pensando al domani”.

Riprende la seduta. Il sindaco sarebbe stato trasferito in ospedale solo per accertamenti di routine.

Malore del sindaco che esce dall’aula. Seduta sospesa.

“Ho apprezzato le parole del collega Morgana – interviene il dem Siragusa – la politica non può essere un continuo mercimonio. I principi sono quelli differenziano gli uomini”.

“Sono io la destra – Scerra mostra una foto insieme al nonno ad un comizio di Alleanza Nazionale – oggi sfiduciamo per non essere complici. Gridava onestà e ha assunto una segretaria che è l’unica a non essersi mai dimessa”.

Pingo, Comandatore e Cascino inveiscono contro il presidente Ascia. “Mi dispiace per i consiglieri che si stanno agitando. Non sono riusciti a trovare l’uomo da comprare”.

“Sono amareggiata – interviene l’indipendnete Maria Pingo – dobbiamo dare un messaggio alla città e bisogna far capire cosa significa interrompere il governo locale. Arrivare ad oggi non servirà a nulla. La colpa è dei cinquestelle”, il consigliere sembra indirizzata al no.

“Sono trascorsi 258 giorni dalla sfiducia saltata a dicembre – spiega il grillino Simone Morgana – ho sentito parlare di tutto ma questa giunta ha mortificato cittadini e consiglieri. Non sono riusciti a costruire una maggioranza. Noi chiediamo scusa ai consiglieri. Abbiamo sbagliato. Abbiamo chiesto alla giunta di governare questa città. Per tutta risposta il sindaco ha messo alla porta gli assessori del Movimento cinque stelle. Ha deciso di governare a modo suo”.

L’indipendente Sammito conferma la sfiducia. “Un libro dei sogni – è intervenuto – città alla deriva. Tra i gelesi traditi ci sono quelli che hanno creduto nel sindaco. La maggior parte delle colpe va ai cinquestelle che hanno voluto questo sindaco. Hanno scelto il peggio”.

“Oggi finisce il sogno di 22 mila elettori truffati. E’ vero c’è un partito trasversale che vuole salvare la città – attacca Cirignotta – un mercato, un mercimonio senza precedenti, al limite del codice penale. Sono convinti che la dignità ha un prezzo. Il capogruppo di DiventeràBellissima mai lineare, aveva dichiarato che avrebero votato per la sfiducia. Il sindaco non ha qualità politiche e il suo vicesindaco non ha qualità morali, andava cacciato subito”.

Anna Comandatore di DiventeràBellissima conferma la richiesta di un patto di fine mandato. “Si sta formando un partito trasversale sulla sfiducia – dice – sono interessati al levati tu che mi ci metto io. C’è un centrodestra solo sulla carta. Un centrodestra locale frammentato. Poi c’è una sinistra pronta all’arrembaggio che vuole far dimenticare le colpe trentennali. Tengono sotto scacco questa città. Accettiamo il patto e facciamo una coalizione con le forze sane”.

I dem Orlando e Gallo contro l’annuncio di Messinese. “Si dimetta”, ha chiesto il capogruppo del Pd. “Questa comunicazione ci mortifica – ha detto Gallo – siete convinti di essere un pò più intelligenti di noi. Facile questa scelta. Sapete di non avere i numeri e ora tutti si dimettono. Dovevate cacciare via Tekra e Caltaqua. Avete fatto promesse mai concretizzate. Siete riusciti a chiudere tutto,palazzetti, scuole, palestre. Responsabilità sono anche dei cinquestelle. Doveva cacciare le cooperative sociali che non pagano i dipendenti. Io non mi aspettavo le dimissioni degli assessori mai quelle del sindaco. Noi stiamo dimostrando di non essere attaccati al posto. Fino a questa mattina, lei era ancora in trattativa per salvarsi la pelle. Noi abbiamo la schiena dritta e non apparteniamo ai pariti del commissario”.

Messinese fa subito la contromossa “Ieri sera si sono dimessi tutti gli assessori. Invito i gruppi politici a partecipare al governo della città”.

“Programma elettorale del tutto disatteso”, dice il leghista Salvatore Farruggia esponendo il testo della mozione.

Iniziano i lavori in aula. Ventotto presenti. Assenti, all’appello, Giuseppe Guastella (indipendentte) e Giovanni Panebianco (DiventeràBellissima). Guastella è stato tra i promotori del fronte pro-sfiducia. Il leghista Salvatore Farruggia sta leggendo il testo della mozione.

Inizia la diretta dal consiglio comunale. Oggi, è il turno della terza mozione di sfiducia. Ancora pochi consiglieri in aula mentre in platea si vedono anche deputati regionali e parlamentari nazionali (Nuccio Di Paola, Pietro Lorefice, Giusi Bartolozzi e Dedalo Pignatone). I lavori non sono ancora iniziati.

3 Commenti

  1. Non offendete l’intelligenza dei cittadini ! Non ha nulla a che fare con il m5s che lo ha messo subito fuori alla porta.
    Pensate a chi ha lasciato una tragedia evidente e irrisolta dal porto ai rifiuti e a tutto il resto.

  2. Ventura penso che oltre al sindaco qualcun altro andava a braccetto con Tekra. Sai a cosa mi riferisco.
    Non approfittare del momento per ripulirti

  3. Il Signor Sindaco e compagni se ne facciano una ragione “Chi è causa del suo male pianga se stesso” Lui il lavoro c’è l’ha se ne ritorni al suo lavoro certamente non ci mancherà per niente

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