“Messinese non può ricoprire l’incarico alla Srr4”, una missiva all’Anticorruzione

 
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Gela. Quell’incarico viola la normativa in materia. Il sindaco Domenico Messinese non avrebbe potuto accettare la nomina a presidente del consiglio di amministrazione della Srr4, la società che, nel settore rifiuti, è subentrata all’Ato Cl2 in liquidazione. Una missiva è stata inviata anche all’Autorità nazionale anticorruzione e alla procura della Corte dei conti, oltre che alla Regione, al segretario generale del municipio e al presidente del consiglio comunale Alessandra Ascia. E’ stato il consigliere comunale di DiventeràBellissima Giovanni Panebianco a chiedere spiegazioni ed eventuali interventi. In base alla normativa presa in esame, incarichi di quel tipo, in un ente di diritto privato a controllo pubblico, non possono essere ricoperti da chi, nei due anni precedenti, ha fatto parte di una giunta o di un’assise civica, in comuni con popolazione superiore ai quindicimila abitanti.

Sarebbe quindi il caso del sindaco Domenico Messinese. In base alla missiva, verrebbe a maturare un’ipotesi di inconferibilità. Il consigliere ha analizzato le carte e avviato una verifica, subito dopo la nomina del sindaco alla guida del cda della Srr4, successivo alla conclusione del mandato del commissario regionale Nicola Russo. Anche i grillini del Movimento cinque stelle, dopo la nomina, hanno iniziato ad avviare verifiche. Davanti ad una vicenda praticamente analoga, il sindaco di Caltanissetta ha dovuto lasciare la carica di presidente della Srr per la zona nord.

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