Messinese verso il centrodestra ma non rinuncia a Sviluppo Democratico…i forzisti mediano con Armao: tutto passa da un programma condiviso

 
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Gela. L’intesa, almeno a livello elettorale, si può raggiungere.


Scicolone da Armao. Proseguono i contatti tra il gruppo che fa riferimento al candidato alla presidenza della Regione Nello Musumeci e il sindaco Domenico Messinese. Insomma, non è da escludere che Sviluppo Democratico, il movimento fondato dai fedelissimi del primo cittadino dopo il divorzio dai grillini, possa concentrare i propri voti in favore dello stesso Musumeci. Niente da fare, invece, per l’ingresso ufficiale del sindaco in DiventeràBellissima, il volto politico del leader di centrodestra. Messinese e i suoi non vogliono rinunciare a Sviluppo Democratico e, almeno per ora, declinano l’ipotesi di un’adesione ufficiale. In realtà, sono piuttosto frequenti i contatti telefonici e gli incontri lampo tra l’entourage del sindaco e quelli del centrodestra locale. Molto del futuro politico più immediato di Messinese passa dal rapporto piuttosto solido con l’ex assessore regionale Gaetano Armao, già designato numero due di Musumeci in caso di vittoria alle regionali di novembre. Nelle scorse ore, a far visita ad Armao è stato il forzista Maurizio Scicolone, presidente di Progetto Gela, e tra i mediatori più attivi nel percorso che potrebbe condurre ad un’intesa tra centrodestra locale e giunta. Scicolone, insieme ad alcuni suoi collaboratori, ha avuto un colloquio palermitano con Armao. L’ex assessore regionale ha ribadito l’importanza strategica di Gela e delle scelte dell’amministrazione comunale che, di recente, l’ha anche ospitato in città per la presentazione del suo ultimo saggio.

In cerca della tregua tra Federico e Messinese. I forzisti sono a lavoro su più campi, nel tentativo peraltro di pacificare gli animi e consentire un riavvicinamento tra il deputato uscente Pino Federico, che vuole la sfiducia della giunta, e Messinese. Federico, però, pretende che l’amministrazione comunale presenti un programma da condividere, solo dopo averlo valutato potrà dare il via libera, facendo venir meno il sostegno alla mozione di sfiducia. Niente posti in giunta, i forzisti che fanno riferimento all’ex presidente della Provincia non sembrano interessati. La necessità di un programma da portare in aula e valutare viene rilanciata anche dal capogruppo di Energie per l’Italia Luigi Di Dio. “Non è un discorso di posti in giunta – ammette – senza un programma da valutare, il sindaco non può garantirsi nulla. Venga in aula, illustri le sue idee per la città e il centrodestra valuterà il da farsi. Non andiamo dietro ai posti in giunta. Se non ci convincessero le linee programmatiche, allora noi di Energie per l’Italia saremo pronti a sfiduciare la giunta”.

Comandatore verso le regionali. Intanto, in casa di Musumeci sembra quasi fatta per la candidatura all’Ars del consigliere comunale Anna Comandatore, eletta nella lista Un’Altra Gela di Lucio Greco ma poi tornata nel campo politico di riferimento, proprio quello di Musumeci. Le liste verranno presentate giovedì e sul nome di Anna Comandatore ci sarebbe il placet del capogruppo Vincenzo Cascino, impegnato a definire gli ultimi incastri politici tra le mura del centrodestra locale.  

                                                        

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