Mezzi distrutti da un rogo, “padroncino” chiede di patteggiare: obiettivo era ditta gelese

 
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I mezzi distrutti dal fuoco

Gela. Un anno fa, nei pressi della stazione ferroviaria di Niscemi, quattro mezzi vennero avvolti dalle fiamme. Tre furono completamente distrutti. Fatti che la procura ha addebitato al trentanovenne Gaetano Barone, titolare di una ditta per la raccolta di ferro. Per i pm, avrebbe agito mirando al mezzo di un’impresa gelese, impegnata nello stesso settore. L’Iveco era parcheggiato nei pressi di un’officina meccanica, per essere sottoposto a riparazioni. Le fiamme si svilupparono nell’arco di pochi istanti, avvolgendo gli altri camion. Attraverso i difensori, l’imputato ha avanzato richiesta di patteggiamento davanti al gup. Una scelta formalizzata dagli avvocati Enrico Platania e Francesco Iannì.

All’imputato è contestata inoltre l’illecita concorrenza. Da quanto emerso, quel rogo sarebbe stato appiccato per danneggiare la ditta gelese. Il titolare, assistito dal legale Rosario Prudenti, aveva già avanzato la costituzione di parte civile.

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