Mezzo secolo di attesa e tre inaugurazioni, questa volta il carcere apre veramente

 
0

Gela. Apre il carcere. Ci sono voluti 52 anni e tre inaugurazioni per vedere aprile le porte di ferro della casa circondariale di contrada Balate. Ospiterà complessivamente 94 detenuti condannati a pene inferiore ai tre anni o in attesa di giudizio. 

Vi presteranno servizio 98 agenti di polizia penitenziaria e 2 commissari. Oggi solo la metà di loro è in servizio, ma attraverso un interpello urgente si conta di poter completare presto l’organico. Saranno una decina i primi detenuti “ospiti” della nuova struttura già nei prossimi giorni. Si conta entro due mesi di riempire almeno la metà delle celle, 48 per 96 detenuti in totale. Probabile il trasferimento di carcerati di Caltagirone e Caltanissetta, dove esiste un sovraffollamento.

Alla cerimonia di inaugurazione erano presenti autorità politiche, civile e militari, tra i quali il sindaco Angelo Fasulo, il presidente del Consiglio comunale Giuseppe Fava, gli assessori Costa e Ventura, i deputati Miguel Donegani, Lillo Speziale e Alessandro Pagano, il procuratore Lucia Lotti e il giudice Lirio Conti, oltre che gli ufficiali di carabinieri, polizia e guardia di finanza. Dopo una breve omelia e benedizione della struttura di monsignor Grazio Alabiso è stato il procuratore Lucia Lotti a tagliare il nastro della casa circondariale. Presenti anche il direttore reggente Angelo Belfiore e il provveditore Maurizio Veneziani. “Si può togliere la libertà dell’individuo ma non la sua dignità – ha detto quest’ultimo – ed è quello che questa struttura saprà garantire, nel rispetto del nostro ordinamento giudiziario”. “Da oggi iniziano le operazioni di bonifica – ha detto il direttore Belfiore – e da domani arriveranno i primi detenuti”.  Il comitato Gela Provincia si augura che dopo il carcere lo stesso interesse sia messo anche su altre istituzioni e servizi, come sanità e servizi ad imprese e cittadini.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here