“Mi ha aggredito, non volevo ucciderlo”, Valenti piange e si dispera in cella

 
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Gela. Arresto convalidato per Vincenzo Valenti, l’operaio metalmeccanico che ha ucciso il fratello Alessandro domenica scorsa in via Bonanno. Lo ha deciso il gip del tribunale, Alberto Leone, che ha accolto la richiesta del sostituto procuratore Silvia Benetti.

Durante l’interrogatorio il fratricida, assistito dall’avvocato Carole Macrì, ha cercato di raccontare quei drammatici minuti in cui la lite si è trasformata in assassinio. Un racconto frammentario, poco lucido, a volte insensato.

“E’ stato lui ad aggredirmi, volevo solo difendermi. Non volevo uccidere mio fratello”.

Intanto oggi pomeriggio presso la chiesa Sacro Cuore si sono svolti i funerali di Alessandro Valenti. Il funerale è stato composto, in un silenzio dignitoso, quasi come se la vedova non avesse più lacrime da versare. Sulla bara un cuscino di rose rosse e bianche e a terra, una composizione floreale a forma di cuore. Don Angelo D’Amico si è concentrato sul dolore della famiglia, invitando tutti al perdono e alla preghiera. 

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