“Mi scuso, i dati dell’Asp cl2 sono corrispondenti”, il radiologo rimuove il post

 
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Il radiologo presso il presidio ospedaliero "Sant'Elia", Ignazio Indorato.

Caltanissetta. Il radiologo Ignazio Indorato, medico in servizio presso l’ospedale “Sant’Elia”, finito al centro di una ammonizione verbale da parte del manager dell’Asp di Caltanissetta, Alessandro Caltagirone, per avere postato sui social un video messaggio sulla questione Coronavirus, ha deciso di fare un passo indietro.

“Ho deciso di rimuovere il precedente video sulla mia pagina Facebook – scrive Indorato – perché a causa di una mia imprecisione espositiva si poteva generare una non corretta informazione e paura. Vorrei chiarire che i dati pubblicati ufficialmente dalla direzione generale sono numericamente corretti e che le tac effettuate al Sant’Elia, che mostrano polmonite interstiziale riconducibili a casi di coronavirus, sono numericamente corrispondenti”.

Il direttore generale dell’Asp cl2 aveva replicato, al post, precisando che “I numeri di pazienti visitati, gestiti e ai quali sono stati eseguiti esami radiologici, ad oggi sono molto chiari e soprattutto e fortunatamente molto limitati. I provvedimenti che l’Asp  può prendere – accusa – nei confronti dei propri dipendenti stanno all’interno di regole chiare quando si va fuori dal codice comportamentale”.

Il medico di radiologia, ha cercato di porre rimedio alle sue affermazioni, dove sosteneva che il Covid-19 è più pericoloso della Sars, aggiungendo che “Nel precedente video ho utilizzato in modo errato il plurale e ho creato sicuramente confusione negli ascoltatori. Ciò nella consapevolezza di non avere chiarito e soprattutto distinto i molteplici casi che ho visto sul web e che afferiscono ad altri siti in Italia, casi a cui volevo riferirmi. Ad oggi – spiega Ignazio Indorato – nel nostro nosocomio una sola Tac che mostrava polmonite interstiziale ha avuto un tampone risultato positivo e riguarda il paziente deceduto. Ho visionato altre Tac con polmonite che sono state poi ricondotte ad altre patologie. Mi scuso ancora per la confusione generata e vi invito tutti a dare ognuno per il proprio ruolo una seria collaborazione”.

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