Migliaia di litri di liquami nel Gattano, processo ai funzionari di Caltaqua: “La pompa di Macchitella era ferma”

 
0

Gela. “In quei due mesi, c’era stato comunicato di dover staccare la pompa d’accumulo dei reflui di Macchitella e di tenere in attività solo quella di Scavone. Per questo motivo, si creava il tutto pieno, scaricando nel Gattano”. I liquami non depurati nel Gattano. Un ex operaio in servizio all’interno dell’impianto di depurazione di Macchitella gestito dal gruppo Caltaqua è stato sentito davanti al giudice Chiara Raffiotta durante il dibattimento che si celebra a carico di Josè Gozzo, Salvatore Giuliana, Vincenzo Di Marco, Diego Marrone e Rocco Caccamo. Si tratta di funzionari e tecnici del gruppo italo-spagnolo accusati di non aver adottato tutte le misure necessarie per evitare lo sversamento nel torrente Gattano che sfocia in mare di circa 180 mila litri di liquami non depurati, ad intervalli regolari di circa dieci ore. Dati che emergono dalla ricostruzione condotta dai magistrati della procura e dai militari della capitaneria di porto che posero sotto sequestro l’impianto nell’agosto di quattro anni fa.

“Il digestore era guasto”. “In quel periodo – ha proseguito l’ex operaio – il digestore e il sistema di catene erano guasti. Ricordo, comunque, che i responsabili del gruppo, in alcune occasioni, vennero ad effettuare controlli all’interno dell’impianto”. Nel procedimento, parti civili si sono costituiti il comune, l’ente provinciale e il ministero dell’ambiente, oltre alle associazioni Amici della Terra, Aria Nuova, Macchitella e Legambiente. A rappresentare le parti civili sono gli avvocati Joseph Donegani, Pierfrancesco Laspina, Simone Morgana, Antonino Ficarra, Giovanna Zappulla e Laura Caci. Un altro tecnico del gruppo Caltaqua ha confermato che “in passato si verificarono guasti dello stesso tipo, senza il bisogno di fermare le pompe”. Rispondendo alle domande formulate dal pubblico ministero Antonio D’Antona, i testi hanno escluso di aver mai assistito all’arrivo di carichi di fanghi non depurati dall’esterno. Dall’esame dei testi, in ogni caso, è emersa la presenza di difficoltà tecniche nella gestione del digestore. Le difese, invece, contestano la responsabilità addebitata ai cinque imputati, facendo leva soprattutto sul loro collocamento nell’organigramma del gruppo Caltaqua. Non avrebbero avuto un ruolo attivo nella gestione di quel particolare periodo d’attività. Nuovi testimoni verranno sentiti alla prossima udienza del 3 dicembre. 

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here