Minacce nel carcere di Balate, un detenuto contro un agente di polizia penitenziaria: arriva la condanna

 
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Gela. Minacce ad un agente di polizia penitenziaria all’interno della casa circondariale di Balate.

Le minacce in carcere. Così, è scattata la condanna nei confronti di Vincenzo Salamone. Quattro mesi di reclusione gli sono stati comminati dal giudice Tiziana Landoni. La richiesta di condanna arrivata dal pm Sonia Tramontana era, invece, di nove mesi. Tutto si verificò durante il periodo di detenzione dell’imputato nel carcere di Balate. La reazione di Salamone sarebbe scattata dopo alcune osservazioni rivoltegli dall’agente di polizia penitenziaria impegnato nel suo turno tra i corridoi della casa circondariale. Il verdetto è stato pronunciato al termine del giudizio abbreviato scelto dalla difesa. Stando al legale dell’imputato, si sarebbe trattato solo di uno sfogo legato ad una presunta imposizione: il detenuto si sarebbe limitato ad una presa di posizione verbale senza aggredire l’agente. Una linea, però, che ha tenuto solo in parte. Fu proprio l’agente di polizia penitenziaria a segnalare il caso.  

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