Minorenne violentata, condannato era in Australia: niscemese espulso e arrestato a Roma

 
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L'arrivo all'aeroporto di Ciampino

Roma. E’ stato arrestato ieri al suo arrivo in Italia, dalla Polaria all’aeroporto di Ciampino, proveniente dall’Australia, un latitante trentenne originario di Niscemi, A. A. accusato di violenza sessuale. Era stato condannato a 4 anni di carcere dal Tribunale per i minorenni di Catania per violenza sessuale di gruppo nei confronti di una minorenne, reato commesso con altri tre complici nel febbraio del 2007 . Le indagini, coordinate dalla Procura del Tribunale per i minorenni di Catania, hanno preso spunto dalla denuncia che la vittima ha trovato il coraggio di sporgere solo nel febbraio 2012. “Nonostante gli anni trascorsi – sottolinea la polizia – i fatti raccontati dalla giovane fornivano una solida base per riscontrare il grave episodio di cui era rimasta vittima da parte di un gruppo di quattro ragazzi, due dei quali suoi ex compagni di scuola all’epoca tutti minorenni. La violenza sarebbe avvenuta seguendo un piano preordinato nel dettaglio, all’interno di un appartamento disabitato alla periferia di Niscemi, dove la giovane veniva costretta a subire, immobilizzata, gli abusi”.

Ieri è stato arrestato in Italia allo scalo aeroportuale di Ciampino, arrivato insieme ad altri cinque connazionali (espulsi dall’Australia per alcuni reati e altri atti illegali commessi in quella nazione), con un volo charter organizzato dal governo australiano. Ad attenderli, c’erano gli agenti della squadra giudiziatia della Polizia di Frontiera dell’aeroporto di Ciampino, che al 30enne, all’epoca dei fatti ne aveva appena 17, lo hanno trasferito al carcere romano di Re Bibbia, dove dovrà scontare la pena definitiva di 4 anni. Gli altri italiani estradati dalla Polizia australiana, tra cui una ragazza e due pregiudicati romani del Tuscolano, sono stati fotosegnalati e per loro è stata disposta la quarantena e il test tampone dalle autorità sanitarie al loro domicilio.

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