MISE-nto confuso

 
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Voi ce la fate a fare un minimo di chiarezza per quanto sta accadendo oggi?

Ciò che sappiamo con certezza negli ultimi giorni sembra essere che: “petaloso” è stato coniato da un bambino che, per sua fortuna, sente la vita e ne assapora la magia grazie anche alla complicità di un grande che lo ascolta e non usa solo la penna rossa per segnare gli errori; che Mark Zuckerberg – geniale e diabolico insieme-non contento di aver contribuito a sfasciare più famiglie lui che una ragazza ucraina di 20 anni alta 1.80cm, si è inventato i sentimenti su fb e verosimilmente, intercettandone la mancanza e il vuoto a Wi-Fi disattivato, gli ha dato pure una faccina col chiaro intento forse il buon Mark, di far vendere più post it alle cartolibrerie dove: mariti, mogli, fidanzate, fidanzati, amiche particolari, amanti segneranno quanti cuori troveranno nei commenti e rilanciare quindi l’economia dei fabbri che cambieranno le toppe in milioni di case e Scavolini- la cucina più amata dagli italiani – diminuirà le vendite e Ikea vincerà il premio della cucina dell’anno causa cuori su fb.

Posto quindi che Sgarbi si domanda quando“ caproso” verrà preso in considerazione dall’Accademia della Crusca e che Zuckerberg prende una percentuale dagli avvocati matrimonialisti e dagli psicoterapeuti che lo ringraziano, cos’altro sappiamo se restringiamo il campo e togliamo il Wi-Fi?
“MISE” è la parola che al momento sentiamo e leggiamo più spesso, l’Accademia della Crusca sta valutando, insieme ai luminari che ne fanno parte, di rivisitare il gioco intramontabile “ do ghiumminu” che si faceva da bambini e chiamarlo appunto MISE, così da abituare i bimbi che domani saranno grandi a pronunciarla sin da subito .
Ciò premesso, se restringiamo il campo, sappiamo solo che, ogni qualvolta questa parola viene sentita sembra automatico che una qualche magia si compirà e che a mezzanotte Cenerentola non sarà più Cenerentola ma una ballerina di burlesque vestita di piume e che il disoccupato assurgerà immediatamente al ruolo auspicato di lavoratore.
Le aspettative create intorno a questa parola sono alte, altissime, complice indiscussa dell’effetto confusione la classe politica che, se da un lato ha partecipato a siglare quel protocollo, dall’altro oggi dice: “vogliamo che il protocollo venga rispettato MISE-nto presa in giro come amministrazione, e se da un lato anche il sindacato ha partecipato, dall’altro questo dice MISE-nto di combattere.
Intanto il cittadino, il lavoratore gira intorno a se stesso senza meta, e certo pensa” MISE-nto disoccupato , MISE-nto preso in giro, MISE-nto di combattere”
“C’è stato l’incontro al MISE” e questo basta per generare l’aspettativa, per immaginare che al suono di “ abracadabra” tutto tornerà al proprio posto , quale posto verrebbe da chiedersi.
Ora, il punto è che, per quanto la parola-intesa questa in generale-sia spesso ancella elegante e gentile che, col vestito di Chiffon e annessa collana di perle, volteggia nelle nostre stanze, telefonate, post di fb – esilaranti di certo quelli di “se i quadri potessero parlare gelese “che, diciamocelo, hanno aggiunta una risata al muro del pianto in cui di certo saremmo sprofondati bacchettando senza sosta alcuna, questo o quell’altro guerriero che marcia, prega, sciopera, disconosce, fotografa, guarda il mare, dimentica la sua firma su quel documento e prova a trasudare santità , potere di Facebook, potere del buon Zuckerberg.

Wi-Fi disattivato, niente panico, fb non funziona, alcuna notifica di Whatsapp.
Analisi di realtà : la parola ”MISE” non è magica e non basta pronunciarla perché le cose si sistemino e alle pozioni magiche abbiamo smesso di credere quando abbiamo capito che non esiste l’elisir di giovinezza, ci vorrebbe insomma una presa di coscienza, che il folletto della verità, per un attimo, si impossessasse di voi e vi facesse dire che la soluzione non verrà col prossimo mise ma arriverà chissà quando (certo non domani, certo non col prossimo mise) e quando arriverà andrà più o meno cosi: i lavoratori del diretto erano inizialmente 1600, poi scesi a mille, oggi 550, i non inclusi oggi si trovano in giro a lavorare per conto Eni , il che presuppone che, ovviamente è in giro che spendono , quando la famosa, famosissima “dea riconversione” poserà il suo sguardo su questa mattanza, nel frattempo altri verranno trasferiti perché già oggi sono in esubero rispetto ai posti del protocollo, tranne ovviamente i soliti noti baciati dalla dea fortuna non bendata che ha scelto uno ad uno i privilegiati, orsù ditelo mentre marciate con passo felpato e tenete le bandiere sopra di voi, dite anche questo dopo la parola mise!
Dell’indotto invece, sperassero gli ex lavoratori che un proprio caro stanotte in sogno gli suggerisca i numeri vincenti.

La confusione è padrona indiscussa di questo tempo senza lancette dove il tempo stesso è nemico giurato di ogni uomo lavoratore che si aggrappa alla parola MISE, bacchetta magica che non fa magie, bacchetta rotta senza rotta, e neanche a dirlo Eni approfitta della confusione prova a tagliare la corda, la taglia ma non mozza le zampe al suo cane.
Quello che resta sono le faccine su fb del buon Mark che forse, presto, aggiungerà proprio per voi e solo per voi, venditori di promesse siglate e verità taciute, il punto interrogativo che saltella nella vostra testa ogni qual volta, marciando col petto in fuori e il capo alto, vi sarà di certo capitato di pensare “MISE-nto confuso, non mi ricordo l’ultima bugia che ho detto”.

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