Misure correttive e atti finanziari, appello di Morselli a vuoto: “Da consiglieri immaturità politica”

 
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Morselli chiama in causa direttamente il Pd

Gela. “Il silenzio che si sono autoimposti i consiglieri che hanno firmato la mozione di sfiducia non è giustificabile. Non hanno risposto all’appello della commissione bilancio”. Il presidente Romina Morselli prende le distanze dalla strategia scelta dai diciotto della sfiducia, che in questo modo non starebbero accettando il confronto neanche sulle misure correttive e sugli atti finanziari che ancora devono arrivare in aula consiliare. “La giudico una mossa politicamente immatura – dice ancora Morselli – davanti ad atti fondamentali, mi riferisco alle misure correttive imposte dalla Corte dei Conti e ai provvedimenti finanziari che sono in corso di istruttoria, serve una presa di posizione. Non hanno nulla a che vedere con la mozione di sfiducia. Invece, la decisione di non rispondere agli attacchi della giunta la stanno utilizzando anche per non dare seguito a quanto chiesto da me e dagli altri consiglieri della commissione”.

La dem Morselli, più volte, ha sostenuto che prima di discutere in aula la terza mozione di sfiducia, sarebbe necessario approvare le misure correttive e gli atti finanziari, per non pregiudicare gli equilibri finanziari del Comune, già decisamente precari. Non ha mai nascosto la volontà di collaborare con l’amministrazione comunale, perlomeno su questi temi. Il fronte della sfiducia, invece, appare sempre più convinto della necessità di arrivare prima possibile in aula per discutere la mozione.

3 Commenti

  1. Come mai la Morselli si fa portavoce dell’amministrazione? Cosa le avranno mai promesso? Ha paura di non essere rieletta?
    E soprattutto dov’era il suo senso di responsabilità quando c’era da approvare il nuovo pef?!
    VERGOGNA
    Gli elettori non sono stupidi e lei sarà soronamente bocciata al voto.

  2. Debbo smentire la lettrice precedente e non ho notato un senso di irresponsabilita’ Nei confronti della consigliere Morselli nel non votare il nuovo PEF indispensabile alla citta’, in quanto quello vigente pare sia sottodimensionato. Mi pare che tutto il consiglio non ha votato. Ce’ da considerare altresì che molta gente evade la tari e non capisco come non vengono sanzionati o per lo meno invitati a prestare dei lavori socialmente utili in cambio del pagamento della tari. Questa gente dovrebbe capire che essendo una tassa specifica, se non paga un cittadino questa si riversa sui cittadini onesti che pagano.

  3. Fa la maestrina adesso per chissà quale ragione…
    Invece quando c’era da votare il pef nuovo ed evitare di arrivare a questo scempio lei dov’era? Perché non invocava il senso di responsabilità e si presentava in aula?
    L’immaturità politica la sta mostrando lei che vuole sostenere, proprio adesso, una giunta insostenibile. O vuole tutelare qualcuno? Vergogna bis. L’ attendiamo alla prova voto.

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