Misure per ripresa economica, è stallo: parti sociali attendono nuova convocazione

 
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Un incontro in municipio sugli investimenti di Eni (immagini di repertorio)

Gela. Dopo il nulla di fatto della scorsa settimana, le parti sociali attendevano una nuova convocazione dal sindaco Lucio Greco. Al momento, non è arrivata. In queste ore, sindacati confederali, organizzazioni datoriali e ordini professionali sono riuniti per cercare di capire quale posizione assumere nei confronti di un’amministrazione comunale, che sulla carta avrebbe dovuto mettere sul tavolo il programma di interventi per la fase 2 e la ripresa economica di tanti comparti in crisi, sempre più nera. Il vertice della scorsa settimana, privo di indicazioni vere e proprie su come intervenire a supporto di operatori e imprenditori in difficoltà, si era concluso con l’impegno a rivedersi, già in settimana. Si ipotizzava che il tavolo potesse essere aggiornato a domani, ma al momento manca una convocazione ufficiale da parte del primo cittadino. Ieri, la conferenza dei capigruppo consiliari ha dato il via libera ad alcune deroghe sull’occupazione del suolo pubblico, che consentiranno agli esercenti di ritornare a lavorare applicando le misure anti-Covid. Sono interventi che riguardano l’immediato ma che certamente non possono essere risolutivi rispetto a quanto causato dall’emergenza Covid, con aziende ed esercizi commerciali che sono rimasti fermi per mesi. Le proposte delle parti sociali sono state più volte avanzate, anche se ad oggi non c’è mai stato un assenso dell’amministrazione comunale.

Anche la prima ipotesi, sull’uso delle royalties estrattive, è stata quasi subito scartata. Non ci sono certezze neanche sulla soluzione che riguarda le compensazioni Eni, avanzata da una parte della maggioranza del sindaco, quella che si rifà al gruppo di “Una Buona Idea” del vicesindaco Terenziano Di Stefano. Con il blocco totale e l’assenza di un vero piano di intervento, sindacati, organizzazioni datoriali e ordini professionali hanno anche sollevato il pericolo usura, che potrebbe strozzare ancora di più esercenti che non riusciranno ad andare avanti. I confederali (Ignazio Giudice, Emanuele Gallo, Maurizio Castania e Andrea Alario), le organizzazioni datoriali (rappresentate da Rocco D’Arma, Rocco Pardo, Antonio Ruvio e Paolo Grimaldi) e gli ordini professionali (Giovambattista Mauro, Nuccio Cannizzaro e Giuseppe D’Aleo), hanno cercato di avere interlocuzioni costanti con il municipio, senza esasperare i toni. L’assenza di risposte dall’amministrazione comunale, però, potrebbe cambiare le cose.

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