L’immobile acquistato dal prete con i soldi dell’Ipab, sequestrati anche 112 mila euro

 
0
Il procuratore Asaro e il colonnello dei carabinieri Vincenzo Pascale

Gela. Tutto nasce dalla denuncia di circa quindici familiari degli anziani ospitati presso la casa di riposo dell’Ipab Antonietta Aldisio. L’indagine, tutt’ora in corso, mossa dalla procura, ha portato all’arresto di Don Giovanni Tandurella (si trova ai domiciliari) ed all’iscrizione nel registro degli indagati dell’ex dirigente comunale Renato Mauro e dei consiglieri Sandra Bennici e Salvatore Scerra (quest’ultimo accusato solo di favoreggiamento). Nel corso della conferenza stampa che si è svolta in procura, il dottor Fernando Asaro ed il colonnello dei carabinieri Vincenzo Pascale, hanno ricostruito quanto avveniva presso l’Ipab, ceduta come in una trattativa privata alla società Fenice.

I magistrati hanno disposto il sequestro preventivo di un immobile a Gela, che il prelato avrebbe acquistato attraverso donazioni ed altri metodi poco trasparenti, nonché 112 mila euro.

L’ing. Renato Mauro, titolare de “La Fenice” è accusato invece di aver agito per corruzione e ai raggi x sono finiti i suoi rapporti con don Giovanni Tandurella. Il comportamento sarebbe stato indirizzato a favorirne la gestione privata. Per gli inquirenti sarebbe stata violata la normativa su appalti pubblici.

Il presidente dell’Ipab, don Tandurella, avrebbe accettato la promessa di denaro e altre utilità, anche per favorire il 5 per mille alla fondazione Aldisio. Sarebbero anche state fatte promesse di assunzioni

Le denunce sono iniziate a gennaio 2020. Il sacerdote è anche accusato di appropriazione indebita di somme di denaro e donazioni degli ospiti. Avrebbe anche approfittato del suo ruolo di ministro di un culto. Carabinieri e procuratore hanno evidenziato coem si approfittasse della condizione di solitudine degli anziani e dell’età avanzata.

Non proprio un periodo felice per la diocesi di Piazza Armerina, già travolta dall’indagine su un caso di pedofilia che coinvolge un sacerdote, don Rugolo, da anni trasferito nel nord Italia, e con le rivelazioni della trasmissione “Le Iene” sul presunto tentativo di coprire quei fatti da parte del vescovo Rosario Gisana, intercettato mentre offre 25 mila euro della Caritas.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here