Moi sprona il Gela. “Non possiamo accontentarci, la serie D deve essere di passaggio”

 
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Gela. Gallon, Bonaffini e De Luca out, Moi forse. Sono queste le ultime novità emerse durante la consueta partitella in famiglia in casa Gela.

L’attaccante sardo dovrà svolgere una nuova risonanza mentre il capitano sta assorbendo una distorsione alla caviglia. Niente recupero neanche per il giovane difensore mentre per Moi la terapia conservativa è l’unica strada per non rischiare ricadute. Il possente difensore ha ammesso che quando ha scelto Gela lo ha fatto cosciente di trovare una società prestigiosa ed un organico forte.

“Si, è vero – ammette – mi sono prima informato chi erano i miei futuri compagni. Non sono venuto qui per disputare un torneo anonimo. La serie D deve essere di passaggio. Abbiamo avuto qualche vicissitudine ma non ci sono state partite in cui abbiamo demeritato. Anzi, ci mancano punti. Quando all’allenatore vengono a mancare 3-4 giocatori non è facile. Io ho saltato diverse partite, Mattia Gallon idem, Alessandro Bonaffini si è fatto male da poco. Non sono alibi ma un conto è avere tutta la rosa un altro è non poter scegliere serenamente”.

Il Gela segna tanto ma subisce tanto, soprattutto nei palloni alti. Sembra un controsenso…

“Dobbiamo migliorare in questo – dice – a Palmi abbiamo veramente gettato alle ortiche la vittoria. Una squadra che fuori casa costruisce dieci palle gol, va tre volte in vantaggio ed alla fine deve ringraziare Biondi per aver evitato la sconfitta, non è normale. Non va bene. Ne siamo coscienti”.

Come hai trovato la serie D?

“Non vedo molta differenza con la Lega Pro. Ci sono squadre e società attrezzate. C’è equilibrio. Noi dobbiamo pensare ad avere un rendimento costante, magari sfruttando il calendario che ci porrà tre volte in casa nelle prossime quattro partite”.

Domenica si comincia con l’Isola Capo Rizzuto.

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