Morì a Tor Vergata, la fine della piccola Gloria Ascia: tre medici a giudizio

 
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Gela. Due chirurghi e un anestesista del policlinico romano Tor Vergata sono stati rinviati a giudizio per la morte della piccola Gloria Ascia. I medici devono rispondere di omicidio colposo, in base alle accuse contestate dai pm romani. La bambina, giunta nella capitale insieme ai genitori nel settembre di cinque anni fa, venne sottoposta ad un intervento per la preparazione al trapianto di midollo osseo. Per i magistrati romani, però, un’emorragia sarebbe stata fatale. Non si esclude che quanto accaduto possa essere stato il risultato del mal posizionamento di un catetere, che avrebbe trapassato una vena. L’intervento, ritenuto di routine, durò quasi quattro ore. La piccola, però, non riuscì a sopravvivere.

L’intervento fatale. Altri cinque imputati, a loro volta medici in servizio al policlinico capitolino, sono stati invece assolti, dopo aver optato per il rito abbreviato. Le indagini, dopo la denuncia dei genitori della bambina, costituiti parte civile nel procedimento penale, vennero condotte dai carabinieri del Nucleo antisofisticazione. I tre medici, adesso, dovranno rispondere alle accuse in giudizio.

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