Morire a 12 anni di cancro, amarezza e rabbia tra familiari e amici

 
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Gela. Un tumore cerebrale ha stroncato prematuramente la vita di Francesco Strenuo. Avrebbe compiuto 13 anni il sedici agosto. La scorsa notte, dopo 4 anni di lotta contro quel mare incurabile, il suo cuore ha cessato di battere.

Era ricoverato da alcune settimane al Policlinico di Catania. Da giorni non era più cosciente a seguito dell’avanzata del tumore localizzato nella parte inferiore del cervelletto. Lascia i genitori e due fratelli più piccoli di lui. Francesco Strenuo, conosciuto meglio col nome di Ciccio era un ragazzo che nonostante la sua breve vita aveva avuto modo di farsi apprezzare per le sue doti naturali. Solare e intelligente, dalle stanze delle strutture oncologiche della penisola aveva continuato i suoi studi. Era tra i più bravi della classe e a settembre avrebbe dovuto frequentare la terza media presso la scuola “Paolo Emiliani Giudice” del rione Giardinelli. Ieri, anche alcuni professori si sono uniti al cordoglio della famiglia Strenuo facendo una visita durante la veglia funebre. Il corpo privo di vita del dodicenne è stato immediatamente consegnato ai genitori, facendo ritorno dentro una bara nella sua abitazione di via Solferino 19, poche ore dopo il decesso. Da ieri è un continuo via vai di gente, tra familiari e parenti o semplici conoscenti. Tutti sono increduli per la prematura scomparsa di Ciccio alla quale nessuno probabilmente darà mai una causa. Amava il pallone con una particolare predilezione per la Juventus, la sua squadra del cuore. “Quando era ricoverato all’ospedale pediatrico Meyer di Firenze – dice uno zio dello sfortunato dodicenne – ha incontrato i beniamini della sua squadra del cuore. I suoi genitori si erano voluti trasferire a Firenze con tutta la famiglia per sostenere la lotta di Francesco contro quel tumore alla testa diagnosticato dai medici quattro anni fa dopo una partita a pallone”. Il piccolo Ciccio era guarito dal primo tumore e stava cerando di riprendere una vita normale, come tutti i suoi coetanei. Sei mesi fa, durante uno dei controlli di routine, gli è stato diagnosticato un nuovo tumore alla testa, il più terribile che la scorsa notte lo ha condotto fino alla morte. Oggi pomeriggio alle 4 un corteo funebre partirà dalla sua abitazione di via Solferino per raggiungere la chiesa San Domenico Savio del rione Villaggio Aldisio. La cerimonia dei funerali inizierà alle 16,30 per l’ultimo saluto al piccolo Ciccio inserito involontariamente nella già lunga lista dei morti per patologie tumorali.

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