Morselli, “la sfiducia? Non ha vinto nessuno”: “E’ finito il tempo delle zuppe miste per riciclarsi”

 
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Per la dem Morselli l'amministratore della Ghelas deve essere un professionista locale

Gela. “La fine anticipata del governo Messinese non può essere una vittoria per nessuno”. La dem Romina Morselli, che negli ultimi mesi è stata alla guida della commissione comunale bilancio, non traccia i contorni di una vittoria politica, anzi. “Il sindaco non è mai riuscito ad avere un rapporto vero con il consiglio – spiega – ha inanellato una serie di errori che lo hanno condotto all’isolamento. Allo stesso tempo, non mi sento affatto di festeggiare. Non è con il populismo che si risolleva una città in crisi enorme. Anche la tempistica della sfiducia mi convince poco. Aiuto al sindaco? Io avevo solo chiesto poche settimane in più, giusto per far arrivare in aula atti finanziari cruciali ed evitare danni maggiori. Con il clima politico che si era venuto a creare, non si poteva far altro che votare per la sfiducia”. Morselli, che proprio sulla vicenda sfiducia è entrata in contrasto con i dirigenti del suo partito (alla fine pronti a sostenere l’accelerazione che ha portato al voto dell’Alemanna), non sembra aver gradito le presenze istituzionali che hanno fatto da corollario politico alle trattative delle ore precedenti alla seduta di venerdì e che hanno accompagnato il dibattito in aula. “Strano che sui veri problemi della città – continua – non ci siano mai stati interventi forti di quegli stessi rappresentanti istituzionali che invece erano in aula a tifare per la sfiducia”.

Il consigliere comunale, inoltre, appare piuttosto scettica sulle ricette politiche che i vertici dem stanno cercando di proporre in vista delle elezioni anticipate. “L’assemblea del fronte ampio? Il segretario del Pd non mi ha convocata – conclude – non mi convince neanche il metodo. Come tanti, ho semplicemente ricevuto un messaggio ma non certo dalla segreteria del mio partito. Probabilmente, prima il segretario avrebbe dovuto convocare tutti i consiglieri per spiegare le ragioni di quest’assemblea. Spero che la cittadinanza, questa volta, punti su chi può dimostrare esperienza e capacità amministrativa. E’ finito il tempo degli esperimenti e non c’è spazio per zuppe miste che mettano insieme tutto e tutti, solo per riciclarsi e mescolare le carte”.

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