Morti sulla Gela-Catania dopo un terribile incidente, parla la figlia dei due coniugi: un giovane accusato di omicidio colposo

 
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Gela. I tragici momenti dell’impatto e i genitori morti sul colpo. In aula, a descrivere quanto accaduto nel settembre di tre anni fa lungo la Gela-Catania, c’era una delle figlie dei coniugi niscemesi

Rosario Votadoro e Maria Reale, morti dopo il terribile impatto tra la loro Lancia Y e la Renault Clio condotta dal giovane gelese Marco Catalano, a processo con l’accusa di omicidio colposo.

Il racconto della figlia. La ragazza è stata chiamata a testimoniare davanti al giudice Lirio Conti. Ha risposto alle domande del pm Pamela Cellura e del difensore dell’imputato, l’avvocato Fabrizio Ferrara. La testimone, anche dopo l’impatto, non perse mai conoscenza. Da quanto emerso, fu proprio lei a prestare i primi soccorsi ai genitori, nonostante la violenza dello schianto. Sull’auto, viaggiava anche la sorella. La giovane ha ribadito che la Lancia Y non stava percorrendo quel tratto di strada ad alta velocità. In aula, sono stati sentiti anche gli agenti di polizia stradale intervenuti per i primi rilievi. Alla scorsa udienza, invece, erano emerse ricostruzioni del tutto contrastanti, rese dal perito nominato dalla procura e da quello scelto dalla difesa. Tutto ruota intorno al punto di impatto delle auto e alla velocità delle vetture. In base alle indagini, sarebbe stata la Renault Clio ad impattare contro la Lancia Y, che viaggiava verso Catania. Catalano, insieme ad altri due coetanei, ritornava in città dopo una serata trascorsa a Catania.

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