Morto sulla Mercedes dopo lo schianto, il caso di Santo Occhipinti davanti al giudice

 
0

Gela. La vicenda della tragica morte dell’imprenditore Santo Occhipinti, vittima di un terribile incidente stradale nel gennaio di due anni fa lungo la statale 115, finisce davanti al giudice Chiara Raffiotta.

Uno dei parenti parte civile. A rispondere di omicidio colposo è il quarantaquattrenne alla guida della Ford Focus che impattò contro la Mercedes classe E condotta dall’imprenditore, già titolare del gruppo proprietario dell’hotel Sileno. Prima dell’apertura del dibattimento, uno dei familiari della vittima ha scelto di costituirsi parte civile attraverso l’avvocato Giuseppe Cammalleri. I congiunti dell’imprenditore settantatreenne, invece, hanno scelto di non partecipare al giudizio.

I difensori chiesero una perizia tecnica. Non è da escludere, inoltre, che i legali dell’imputato, gli avvocati Emanuele Maganuco e Filippo Spina, possano chiedere la chiamata in giudizio di una delle compagnie assicurative coinvolte nel caso. La difesa del quarantaquattrenne, già in fase di udienza preliminare, ha puntato sulla dettagliata ricostruzione del sinistro, tanto da chiedere l’effettuazione di una perizia tecnica. Richiesta, però, respinta dal gup Fabrizio Molinari che decise di rinviare a giudizio il conducente della Ford Focus. Intanto, il giudice Raffiotta ha scelto di rinviare all’udienza del 23 giugno.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here