Motocross a Montelungo, il successo con piccoli anticipa una Endurosprint

 
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Gli organizzatori della Mx Montelungo e le giovani promesse delle due ruote da cross.

Gela. Giovani promesse delle due ruote da cross e campioni locali si sono dati appuntamento, ieri mattina, ai piedi della montagna che caratterizza il parco naturale di Montelungo. In una vasta area privata ha fatto tappa il primo corso teorico pratico promosso dalla sezione regionale della Federazione Motociclisti Italiana, organizzato dal moto club Mx Montelungo, presieduto da Gaetano Riggio, e composto da una decina di appassionati delle due ruote. Sono stati 80 i principianti che hanno testato il circuito itinerante allestito per l’occasione sotto la supervisione dei tecnici federali della Fmi Sicilia che hanno messo a disposizione sia i mezzi che la dotazione da pista. Cosi 61 giovanissimi hanno tenuto il battesimo della motocross, in un’area dedicata, e altri 19 si sono potuti cimentare lungo il tracciato in terra battuta che lambiva i sentieri naturali del più imponente parco di Montelungo, sede di competizioni non ufficiali diventate però un vero e proprio banco di prova per piloti gelesi diventati campioni regionali anche nella massima categoria.

Tra questi Manolo Di Nisi, Gianni Carfì, ed il primo vincitore della storica gara di Montelungo, Giosi Vella. Ognuno di loro, ieri mattina, non è voluto mancare all’appuntamento motoristico, che annuncia il ritorno delle gare delle moto con ruote tassellate a Montelungo. Una gara ufficiale Fmi, valida per il campionato interprovinciale, si terrà il 10 novembre con una prova di Endurosprint. Non è esclusa una partecipazione dei campioni locali che potrebbero essere chiamati a fare da apripista. Era presente a Montelungo anche Angelo Di Nolfo, delegato provinciale di Caltanissetta Fim che ha sottolineato l’importanza dato all’evento con la particolare partecipazione ai corsi Ctp e Hobby sport della Csas.
L’entusiasmo degli appassionati ha costretto anche l’amministrazione comunale a vigilare e bonificare dalle discariche di rifiuti a cielo aperto l’area naturalistica che già da questa mattina è ripiombata nel solito stato di abbandono. La mancanza di controllo ha agevolato l’azione dei pochi incivili, indisturbati nel depositare rifiuti in strada.

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