Mozione di sfiducia ter, ecco chi ha firmato, gli indecisi e quelli che voteranno no

 
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Il sindaco e i nove consiglieri che non hanno firmato la sfiducia

Gela. In città è già partito il toto-sfiducia. Nei social, nei bar e nei salotti politici non si discute di altro. Passerà la sfiducia ter? I primi due tentativi sono miseramente falliti ma i numeri erano risicati. Questa volta, teoricamente, si parte da una base consistente di ventuno adesioni. Venti scritte nel cerchio magico ed una virtuale, quella del Dem Guido Siragusa che solo per motivi logistici non ha potuto apporla (si trova in vacanza con la famiglia fuori Sicilia) ma ha provveduto tramite pec.

Quelli che non hanno firmato il documento depositato questa mattina al protocollo generale del Comune sono dunque nove. Vediamo chi sono e le loro posizioni.

Energie per l’Italia 2. Luigi Di Dio e Francesca Caruso. Sono stati anche chiamati a fare parte della giunta ma Peppe Di Dio ha declinato l’invito, poco convinto del progetto. Decideranno in aula se votare favorevolmente o no la sfiducia ma non hanno firmato il documento.

Diventerà Bellissima 3. Vincenzo Cascino, Giovanni Panebianco ed Anna Comandatore non hanno firmato, né si sono sbilanciati più di tanto. Cascino sarà il primo dei tre a doversi esprimere nell’appello del segretario generale (posizione numero 18), 24esima la Comandatore, penultimo Panebianco. “Se verrà confermato il voto favorevole di tutti i firmatari – ha detto Cascino – noi voteremo a supporto”.

Gli indipendenti sono 7. Sandra Bennici, ex Sicilia Futura e Polo Civico, da tempo si è schierata a favore dell’amministrazione. Più attendista nel Pd Romina Morselli, l’unica che non ha firmato il documento. Da tempo chiede che l’assise civica si possa prima esprime sulle misure correttive imposte dalla Corte dei Conti.

Si è espressa così l’indipendente Maria Pingo  “Temo il blocco dell’attività amministrativa ma mi adeguerò alla volontà del consiglio. Con i 20 voti, sarò la ventunesima”, ha detto. Mentre l’ex Megafono Sara Bonura ha dichiarato che voterà in aula la sfiducia pur non avendo firmato il documento neanche questa mattina.

I telefonini sono caldi. I toni accesi. Ci sono consiglieri contattati da persone vicine alla giunta, nel tentativo di verificare possibilità di aperture e ripensamenti. Anche i deputati regionali hanno avuto contatti con rappresentanti dell’esecutivo Messinese. Rispetto al 22 dicembre, senza alibi di normative e impedimenti amministrativi improbabili, il quadro è diverso.

Per mantenere le cose come stanno due firmatari dovrebbero fare pubblicamente un passo indietro mentre a dicembre è stato sufficiente che Panebianco e Di Modica ritirassero la propria firma per far decadere la proposta. Di certo questa volta si entrerà nel merito e se i 21 manterranno la barra dritta la città vedrà per la prima volta un sindaco sfiduciato. Poi ci sarà tempo per disquisire sul perché si è arrivati a questo punto, cosa è meglio e cosa è peggio.

Le 21 adesioni alla mozione di sfiducia

Movimento 5 stelle (4): Morgana, V. Farruggia, Amato, Giudice.

Forza Italia (3): Scerra, Napolitano, Cavallo.

Pd (4): Ascia, Orlando, Gallo, Siragusa.

Noi con l’Italia (2): Cirignotta, Torrenti.

Sicilia Futura (3): Ventura, Biundo, Malluzzo.

Lega – Noi con Salvini (1): S. Farruggia.

Indipendenti (4): Sammito, Casano, Guastella, Di Modica.

4 Commenti

  1. La città stà a vedere cosa succederà,Signori consiglieri ricordate che sie eletti dai cittadini i quali si ricorderanno di non mantarvi a sedere più negli scanni dell’assise pubblica e cosi si finirà questo balletto-
    Al Signor Sindaco lo vede che nessuno lo vuole lei dia prova di serietà politica ne prenda atto ritorni al suo lavoro. liberi la città della sua presenza politica e ricominciamo con altri, con la speranza che la nostra Gela ritorni ad essere una Città vivibile.

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