Un museo multimediale a metà, via alla catalogazione dei reperti: rimangono tanti punti deboli

 
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Gela. Il museo diventa multimediale ed interattivo ma solo in parte.

Catalogazione a metà. Molti reperti esposti nelle teche non sono stati catalogati e inseriti nel progetto creato dalla società “Es, progetti e sistemi” di Roma, rappresentato da Vincenzo Sommella, che offrirà ai visitatori informazioni tramite un semplice smartphone. Tra questi manca una parte del monetiere che rappresenta una delle testimonianze esposte più importanti. Un’anomalia per i pochi visitatori della struttura diretta da Ennio Turco evidenziata dallo stesso Sommella, nel corso della conferenza stampa, indetta ieri mattina all’interno del museo di corso Salvatore Aldisio. “Il sistema è in sei lingue, anche in cinese – assicura il responsabile della Es progetti e sistemi – Tutti i reperti significativi sono stati schedati, manca una parte del monetiere perché c’erano limiti di budget”. Il progetto multimediale ed interattivo consentirà mediante il “Qr-code” di illustrare le informazioni relativi ad alcuni reperti esposti. La società romana ha creato e installato un’applicazione sul sistema informatico in dotazione al museo archeologico. L’assessore Francesco Salinitro ha espresso soddisfazione evidenziando che “il progetto consente di comprendere l’arte antica rispetto all’arte moderna. L’applicazione consentirà di ammirare e conoscere meglio i nostri reperti”.

Il crollo dell’emporio. Nessun cenno all’emporio arcaico-greco di bosco Littorio cancellato parzialmente dai danni causati da un acquazzone per colpa di una cattiva gestione e manutenzione del sito. Disagi anche alle mura di Caposoprano, torre di Manfria e Castelluccio. Quest’ultimo sito di interesse storico è inagibile e in preda ai vandali.

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