Munizioni trovate durante un blitz, erano in un’abitazione a Villaggio Aldisio

 
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Gela. Fu coinvolto nell’indagine antidroga “Tomato”, ma successivamente assolto. Proprio mentre eseguivano l’ordinanza, con la perquisizione nella sua abitazione, i carabinieri scoprirono delle munizioni di pistola. A risponderne, è Salvatore Antonuccio. I pm della procura sono convinti che i proiettili, ritrovati all’interno di un cellophane, termosaldato, fossero proprio nella disponibilità dell’imputato, difeso dagli avvocati Giovanna Zappulla e Ivan Bellanti. Davanti al giudice Antonio Fiorenza, sono stati sentiti alcuni carabinieri che eseguirono l’ordinanza, entrando nell’abitazione, a Villaggio Aldisio. Pare che i proiettili fossero nascosti nell’area verde. L’ipotesi è che potessero servire a caricare un’eventuale arma.

Per i legali di Antonuccio, però, non ci sarebbero certezze sul fatto che le munizioni fossero effettivamente nella disponibilità dell’imputato, anche perché ritrovate in un’area verde, ritenuta non di pertinenza esclusiva della sua abitazione.

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