Muratore ucciso a Niscemi, un arresto dopo 17 anni

 
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Niscemi. La squadra mobile di Caltanissetta ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti dei un pregiudicato niscemese, Vincenzo Pisano, di 35 anni, ritenuto responsabile dell’omicidio di Antonino Barone, muratore disoccupato, di 26 anni, avvenuto nell’ottobre del ’95, a Niscemi.

Il provvedimento, emesso dal gip del tribunale di Catania, Santino Mirabella, su richiesta dei pm Carmelo Zuccaro e Lucio Setola, della Dda etnea, ha raggiunto l’indagato nel carcere di Prato dove si trova detenuto per altra causa.

Pisano, all’epoca dei fatti ai vertici di Cosa Nostra, a Niscemi, avrebbe agito con Antonino Pitrolo, Aurelio Campisi e il minorenne Giuliano Chiavetta, per eliminare Barone, che era boss emergente della «Stidda», l’organizzazione criminale avversa contro cui, come a Gela, era in corso una feroce guerra di mafia.

Il delitto avvenne in contrada Vascelleria. Antonino Barone fu sorpreso alla guida della sua automobile e ucciso con numerosi colpi di pistola calibro 38.

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