Nas ai Poliambulatori, chiude Odontoiatria e bagni usati da extracomunitari

 
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Gela. La visita dei carabinieri del Nas ai Poliambulatori di via Butera è sfociata nella chiusura del servizio di Odontoiatria e di un bagno pubblico. Sia l’unità operativa del distretto sanitario che i servizi igienici insistono al primo piano dell’edificio a disposizione dell’Asp cl2 diretta da Carmelo Iacono. Per correre ai ripari il dentista è stato dirottato in altre sedi del territorio, togliendo momentaneamente, ancora una volta, servizi sanitari alla città.
Secondo le prime indiscrezioni gli stessi servizi igienici incriminati erano diventati lavatoi per extracomunitari del territorio.
Una prassi andata avanti per mesi e bloccata solo grazie all’intervento del Nas che avrebbero evidenziato carenze igienico-sanitarie.
Uno schiaffo per un ente chiamato a certificare l’idoneità igienica di attività commerciali, locali pubblici e privati.
A farne le spese sono i soliti utenti gelesi che da dicembre vengono dirottati a Butera e Niscemi.

Il direttore generale dell’Asp, Carmelo Iacono, assicura la riapertura del servizio in tempi brevi ipotizzando “una rivendicazione da una piccola minoranza che probabilmente gestiva aree di potere”.
“L’ufficio tecnico ha provveduto ad acquistare attrezzature nuove – precisa il manager – Il Nas hanno accertato che alcune mattonelle erano rotte. Stiamo provvedendo a ripristinare tutto e migliorare locali e servizi. Una delibera è già pubblicata e prevede l’acquisto di nuovi macchinari”.
La vicenda, però, rischia di essere accantonata come un nuovo colpo alla sanità che continua a pagare a caro prezzo la carenza di organico.
“I servizi sono presenti – aggiunge il direttore Iacono – ma per coprire gli organici ci vogliono i professionisti. Sarebbe triste registrare in futuro dei passi indietro. Sarò vigile fino a quando rimarrò alla guida dell’Asp nissena dove, prima di andare via,consegno a Gela circa 700 mila euro da destinare al miglioramento del rinnovato Pronto soccorso”.
I Poliambulatori, invece, sprofondano in una crisi che sembra legata più all’indifferenza che ad altro. Non a caso delle 14 unità operative in organico l’Odontoiatria è stata chiusa, altre quattro sono prive di attrezzature specializzate e computer. Solo alcune, addirittura, possono contare di una connessione internet. Una condizione che diventa ancora più preoccupante se si considerano i continui tagli ai servizi ospedalieri e, da alcuni giorni, la chiusura dei reparti di Medicina, Cardiologia e Neurologia della clinica Santa Barbara convenzionata.
Il manager dell’Asp, Iacono, in quest’ultima circostanza aveva puntato l’indice accusatorio contro il neo governo regionale e, rivendicando la necessità di salvaguardare la presenza di una unità di Neurologia, aveva parlato di continuità negata alla città. Infatti, come previsto dalla pianta organica, l’ospedale Vittorio Emanuele si appresterebbe ad ospitare una unità operativa di Neurologia “ma mancano ancora le relative somme”, aveva tuonato il direttore generale dell’Asp cl2 la cui direzione rischia di essere accantonata per le continue chiusure dei servizi sanitari in città legate alla continua carenza di personale in organico.

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