Nasce “Progressisti e rinnovatori”, Donegani: “Laboratorio per la città, campo con Pd e M5s”

 
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Donegani e alcuni esponenti di "PeR"

Gela. Per ora, un laboratorio politico che ha già trovato adesioni di giovani, professionisti e cittadini che vogliono ragionare sui temi locali. “Progressisti e rinnovatori”, però, può rappresentare il primo squillo nel campo locale del centrosinistra. Questa mattina, il laboratorio di idee è stato tenuto a battesimo dal fondatore, l’ex parlamentare Ars Miguel Donegani, ma anche da chi ha condiviso l’esperienza delle primarie per le regionali a sostegno di Claudio Fava. Ci sono i giovani, come ha spiegato Alessandro Giordano, ma anche i professionisti che guardano alla città (in conferenza stampa sono intervenuti gli avvocati Loredana Zisa e Paolo Cafà). “Il campo di riferimento per noi – dice Donegani – è quello progressista, che non può esistere senza Pd e Movimento cinquestelle. Paletti non ne mettiamo per nessuno. Quindi, pieno dialogo con i civici, i riformisti e i liberali. Però, nessuno può pensare che un campo progressista possa costruirsi senza Pd e Movimento cinquestelle, che devono dialogare tra loro. Anche l’esperienza del gruppo di “Rinnova” è da guardare con favore”. Da tempo, si ipotizza un interesse di Donegani per le prossime amministrative, in un progetto che possa eventualmente portarlo a competere per la sindacatura. Al momento, non parla di questo. “Il Pd? Io sono uomo del Partito Democratico – spiega – bisogna partire da un dialogo con questo partito”. I temi posti da “Progressisti e rinnovatori” sono quelli dell’attualità cittadina. Il dibattito sul termovalorizzatore, il servizio rifiuti, i finanziamenti, il Pnrr e l’edilizia scolastica. “Un dibattito pubblico non può prescindere da questi aspetti”, è stato riferito. Il gruppo ritiene di avere “le competenze per dare soluzioni”. Hanno già aderito ex amministratori come lo stesso Cafà e ancora l’ex sindaco Franco Gallo e l’ingegnere Francesco Liardo. “Una classe dirigente rinnovata e alternativa”, a questo bisogna puntare secondo Donegani. E’ chiaro che si osserva con molta attenzione anche l’oggi amministrativo. In municipio, con la giunta azzerata, il sindaco Lucio Greco cerca soluzioni, con il fardello degli atti finanziari.

“Non bisogna fare confusione – conclude Donegani – l’ente può decidere un predissesto ma l’eventuale dissesto è stabilito da altri enti. Io non sono per la sfiducia che non sia quella degli elettori. Credo alla sovranità degli elettori. Se il sindaco ritiene che ci siano le condizioni per andare avanti lo faccia, ma senza rivolgersi ai tecnici. Sarebbe la sconfitta della politica. In caso contrario, sarà lui a valutare altre soluzioni. Penso comunque che una giunta di profilo sia sempre la via migliore rispetto ad un commissariamento che non porta nulla di buono”. Con il nuovo laboratorio presentato da Donegani, probabilmente, le forze progressiste locali dovranno iniziare a dialogare, anche fuori dagli schemi di partito.

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