Neanche la chiesa sfuggiva alla banda di romeni, ecco i furti perpetrati in appena due mesi

 
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Gela. Due mesi di indagini per ricostruire, identificare ed arrestare i componenti di una banda romena dedita a furti, rapine e ricettazione.

La polizia ha così arrestato Mihai Cosmin Hitanu, 24 anni, con precedenti per furto, ricettazione e danneggiamento, Marius Ciprian Maftei, 30 anni, con precedenti anche per sequestro di persona, ed un minore di 17 anni. All’appello mancano due complici, sempre di nazionalità romena, non trovati a casa.

I furti sono stati commessi tra maggio e giugno 2017. Tra gli obiettivi anche i frati cappuccini ed il parcometro della Blu Lines. I sospetti della polizia per l’escalation di furti si sono concentrati su un gruppo di romeni che risiedono nel rione San Giacomo. Lo spunto arrivava dall’incendio del portone dell’abitazione di uno degli arrestati. Sono state così avviate attività di intercettazione con video riprese e pedinamenti.

 

La banda sarebbe anche responsabile della rapina del 31 maggio 2017 con l’inseguimento di Maftei e della rapina aggravata a coniugi ultra65enni. I due anziani rimasero ostaggio per un’ora. Presi di mira anche un ristorante sul lungomare, un’agenzia di viaggi, un istituto scolastico, una chiesa.

Rubavano anche biciclette su commissione. Come nel caso di un furto ordinato da due vittoriesi. La bici venne rivenduta a 400 euro ma prima l’acquirente volle provarla.

Il minore ha avuto un ruolo attivo nella banda, partecipando a diversi furti

Quando rubavano avevano fretta di liberarsene. I ricettatori sono due gelesi.  “Abbiamo un morto a casa” significava che volevano liberarsi della refurtiva. L’indagine della polizia è stata coordinata dal pm dei Minori Andrea Sodani  e dal procuratore Fernando Asaro.

 

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