Negozi chiusi e strade interdette, amministrazione comunale sotto accusa

 
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Gela. Limitazioni degli orari di esercizio delle attività commerciali, ordinanze di chiusura forzata per rispondere all’emergenza risse,

programmazioni di interventi e eventi durante la massima affluenza di pubblico. A puntare l’indice accusatorio contro l’amministrazione comunale è il movimento Sicilia Futura ma, soprattutto, molti cittadini che questa mattina hanno trovato una vasta area del lungomare interdetta alla sosta della autovetture.

Cantieri estivi interessano gli assi viari più importanti della città. In via Venezia quelli avviati da Caltaqua di pulizia della condotta fognaria. Sul lungomare alla realizzazione della rotatoria a ridosso della bretella di via Borsellino, è stata aggiunta, questa mattina, una manifestazione sportiva autorizzata dal Comune. Sicuramente è già un passo avanti posizionare indicazioni stradali e scusarsi per “disagi arrecati”. Stavolta,però, i disagi sembrano troppi e lasciano spazio per ipotizzare una cattiva programmazione della città. Come evidenziano gli esponenti politici di Sicilia Futura.

“Il movimento Sicilia Futura – accusano il segretario cittadino Francesco Giudice e il capogruppo in consiglio comunale Giuseppe Ventura – contesta la decisione dell’amministrazione messinese di prevedere la chiusura degli esercizi pubblici per le 2, sopratutto nel periodo estivo. La circolare della Questura di Caltanissetta – aggiungono – prevede che il sindaco coordini e riorganizzi gli orari degli esercizi commerciali, dei pubblici esercizi e dei servizi pubblici. Tanti comune della provincia con ordinanza avente per oggetto  “Liberalizzazione con limitazione degli orari di apertura e chiusura dei pubblici esercizi” hanno già disciplinato gli orari degli esercizi commerciali sia di apertura che chiusura, oltre gli orari per la somministrazione. Invitiamo questa amministrazione comunale, quanto meno per i mesi di luglio ed agosto, di  emettere una nuova ordinanza  sindacale che possa prorogare l’orario di chiusura degli esercizi pubblici, convinti che la limitazione fino alle 2 pregiudica gli interessi dei commercianti, e della città tutta”.

Complice l’assenza della polizia municipale, nelle ore notturne il controllo della città è lasciato al buon senso dei cittadini.

“Riteniamo che contro le risse – concludono Ventura e Giudice -, il rimedio non possa essere la chiusura degli esercizi, bensì un maggiore controllo del territorio. Per pochi balordi non si può condizionare la vita di migliaia di cittadini e degli operatori commerciali”.

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