Nel centrodestra intesa lontana, lanciato un patto di responsabilità: Cascino, “andiamo uniti”

 
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Il consigliere comunale Vincenzo Cascino in aula consiliare

Gela. Chiudere l’intesa non sarà affatto semplice. Il centrodestra è di nuovo davanti all’enigma di un’alleanza elettorale che fino ad oggi non decolla. Non c’è chiarezza né suoi nomi né suoi programmi da proporre, nonostante ci sia però la consapevolezza di potersi giocare buone carte, sempre che l’intesa venga raggiunta. Da settimane si preannuncia un tavolo di confronto che però non viene aperto. Le frizioni ci sono, anche all’interno dei partiti. Forza Italia deve ancora scrivere il proprio destino più immediato e tanto passa dai rapporti tra il deputato all’Ars Michele Mancuso, la parlamentare Giusi Bartolozzi e l’ex deputato regionale Pino Federico (che molti danno intenzionato a candidarsi per la poltrona di primo cittadino). Esponenti di partiti e movimenti ci riproveranno la prossima settimana a mettersi intorno al tavolo agognato. “Serve un patto di responsabilità – dice Vincenzo Cascino di DiventeràBellissima – è inutile fare passi avanti senza avere un confronto schietto e leale con gli alleati. Le condizioni ci sono tutte. Serve la massima unità e mi riferisco anche alla Lega e ai movimenti civici. L’alleanza non può prescindere da un ampio coinvolgimento”. I referenti locali del presidente della Regione Nello Musumeci sono da tempo al lavoro per tentare di verificare le condizioni di un’intesa più ampia possibile nel centrodestra locale.

“E’ giusto che al tavolo ognuno esponga le proprie ragioni – continua Cascino – poi sarà necessaria una sintesi che non escluda nessuno”. In casa centrodestra, già adesso non mancano i malumori. C’è chi teme la “riscossa” dei soliti noti, intenzionati a caldeggiare candidature personali, mettendo in secondo piano gli eventuali alleati. In questo caso, lo scisma potrebbe ripetersi (come già accaduto tre anni fa). Dopo l’intesa palermitana preannunciata dal presidente Nello Musumeci, dal forzista Gianfranco Miccichè e dal centrista Saverio Romano, anche in città questa traccia potrebbe trovare terreno fertile. “Credo sia soprattutto un ragionamento legato alle elezioni europee – conclude Cascino – a livello cittadino abbiamo la possibilità di organizzare una coalizione forte che ricomprenda tutte le forze del centrodestra locale”. Da settimane, Cascino e gli altri esponenti di DiventeràBellissima Anna Comandatore e Giovanni Panebianco hanno avviato un dialogo con diversi gruppi d’area, ma in mano hanno ancora poco. Per giocarsi le carte migliori il centrodestra dovrà tentare di correre compatto. In caso contrario, le intese ampie sono ancora dietro l’angolo e i telefoni dei dirigenti locali del Pd continuano a ricevere chiamate proprio da chi alloggia nella casa del centrodestra.

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