Nel centrodestra tutti vogliono la sfiducia?…Proprio per niente: Sammito, “la chiedono i trombati di due anni fa e quelli che non hanno più contributi”

 
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Sammito conferma la scelta di sfiduciare il sindaco

Gela. La sfiducia tanto reclamata da Forza Italia? Di certo, non trova grandi sponde nel gruppo di centrodestra.


“Siamo sicuri che i nostri elettori vogliano la sfiducia?”. A metterne in dubbio l’utilità politica, soprattutto in questa fase, è un consigliere comunale che non ha mai fatto mistero di essere molto vicino proprio al gruppo dei forzisti. “Credo che in questa fase tanto delicata per la città – dice il consigliere Salvatore Sammito – la sfiducia servirebbe a ben poco. In realtà, questa sfiducia è diventato il vessillo dei trombati alle amministrative di due anni fa, dei grillini e di quei gruppi, probabilmente anche economici, che non ricevono più gli stessi contributi di un tempo da Palazzo di Città. Siamo sicuri che i cittadini, quelli in difficoltà e sono tanti, pensino alla sfiducia al sindaco?”. Sammito, quindi, è decisamente su un fronte opposto a quello caldeggiato dal forzista Salvatore Scerra, che si è erto a portabandiera della sfiducia immediata alla giunta, almeno nel campo di centrodestra, ovviamente riflettendo le posizioni del suo leader, il deputato regionale Pino Federico. “Non capisco che utilità avrebbe consegnare la città, per un periodo comunque non breve, al commissario nominato da un Crocetta in campagna elettorale – continua ancora – siamo sicuri che i nostri elettori vogliano questo? I progetti del Patto per la Sicilia che fine farebbero? Per non parlare di tutti gli iter già aperti, compreso l’accordo di programma su Eni”. Sammito, quindi, consolida una posizione tutt’altro che favorevole alla sfiducia, senza se e senza ma.

“Ci vorrà tempo prima di costruire una cabina di regia unica nel centrodesra”. La sua visione, che in realtà è anche di altri esponenti del centrodestra in consiglio comunale, potrebbe incrinare i rapporti nel processo di unità di quest’area politica? “Con un progetto comune – dice ancora – tutto è possibile. Fino ad ora, però, ho sentito parlare solo di cabina di regia. Il percorso per costituirla e per individuare il candidato unico alle prossime amministrative mi pare ancora piuttosto lungo. La mia collocazione? Sono stato eletto con una lista civica come Un’Altra Gela e non mi piacciono i saltimbanco della politica che cambiano in continuazione, passando da un partito all’altro. Rimango dove sono, anche se non ho mai nascosto di essere vicino al progetto Siamo Italiani, sempre di centrodestra, e alle convinzioni politiche di Forza Italia”.

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