Nel centrodestra volano le sedie…duro confronto Cascino-Scerra: Mancuso apre a Messinese e il caso Panebianco dai vertici di Musumeci

 
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Gela. Con la sfiducia saltata, la resa dei conti interna al centrodestra è praticamente inevitabile.

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“Guerra” interna a DiventeràBellissima. Tutti gli occhi, o quasi, sono puntati in direzione di Giovanni Panebianco, che alla fine ha deciso di fare un passo indietro, ritirando la firma alla mozione di sfiducia. Per il consigliere, l’atto sarebbe stato nullo, a causa di una serie di “vuoti” sia nel rispetto dei termini che nella notifica dell’atto al sindaco. Quelli di Musumeci, però, a cominciare dai suoi colleghi Vincenzo Cascino e Anna Comandatore, temono che dietro alla scelta di Panebianco ci sia stata la volontà di far saltare la mozione, sponsorizzata proprio dal centrodestra. Così, già nelle prossime ore, i consiglieri di DiventeràBellissima saranno a rapporto dal coordinatore regionale Raffaele Stancanelli e la permanenza di Panebianco sotto le insegne di Musumeci potrebbe essere a rischio. Nel dietro le quinte della seduta di questa mattina, si è rischiato addirittura lo scontro fisico. Dopo la sospensione dei lavori, chiesta e ottenuta dal consigliere Angela Di Modica, anche lei “sfiduciante” che c’ha ripensato, i dodici della mozione hanno cercato di evitare che l’atto saltasse. Il capogruppo di DiventeràBellissima Vincenzo Cascino ha addirittura proposto di presentare una nuova mozione, magari da condividere con altri gruppi, dal Pd ai grillini. Gli animi si sono accesi e sarebbe volata anche una sedia in direzione del capogruppo forzista Salvatore Scerra, che invece non ha affatto condiviso le mosse di Panebianco e di DiventeràBellissima. In realtà, sia le pregiudiziali alla mozione sia il ritiro della firma deciso dal consigliere sembrano aver spiazzato anche gli altri due esponenti del movimento di Musumeci.
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Cascino e Comandatore, da quanto emerge, sarebbero stati pronti a votare la mozione di sfiducia, dopo il via libera arrivato dai vertici regionali. Invece, è scoppiato un vero e proprio parapiglia, con il capogruppo di DiventeràBellissima Vincenzo Cascino, quasi colto da un malore.

Mancuso non esclude il dialogo con Messinese. Neanche tra i forzisti, però, sembra tutto rosa e fiori. I consiglieri comunali, vicini a Pino Federico, a cominciare dal capogruppo Salvatore Scerra, hanno cavalcato la sfiducia, nel tentativo di farla passare, nonostante le ritrosie di Crocifisso Napolitano. Alla fine, si sono dovuti arrendere. Adesso, cosa farà Forza Italia? Il deputato regionale Michele Mancuso sembra piuttosto convinto. “In questa vicenda, ho notato troppo avventurismo politico – spiega – è ora di ridare centralità alla politica. Se c’è bisogno, si apra subito un dialogo con l’amministrazione comunale, senza timori. Personalmente, sono sempre stato convinto che fosse necessario porre le basi per un eventuale governo di salute pubblica della città.
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Dopo il periodo festivo, cercherò di convocare una riunione del centrodestra e non escludo di incontrare anche il sindaco Domenico Messinese”. Quella del deputato regionale, che alle urne ha avuto la meglio su Pino Federico, è una linea che con la mozione di sfiducia c’entra veramente poco. Insomma, anche gli azzurri dovranno schiarirsi le idee.  

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