Resa dei conti Pd con l’Unione cittadina: chi ha imbrogliato sarà cacciato

 
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Gela. Nel Pd arriva la resa dei conti. E chi ha sbagliato rischia di essere espulso. Non si sono placate le polemiche a distanza di quattro giorni dalle Primarie. La segreteria cittadina ha convocato una riunione d’urgenza dell’Unione comunale del Pd, fissata per il 10 gennaio.

Accuse di brogli, veleni e sospetti che aleggiano soprattutto a Gela tutte le volte che il partito sceglie il “democratico” sistema delle Primarie. Era già successo per la scelta del candidato sindaco, quando si contendevano il posto Lillo Speziale e Angelo Fasulo, che poi vinse le elezioni. Non mancarono anche lì le polemiche con accuse che si sono rimpallate, di iscritti che avrebbero votato anche più volte per lo stesso candidato, o di extracomunitari pagati per votare ai gazebo, o ancora di un pacco di schede spuntate all’ultimo momento. In un gazebo si sfiorò quasi la rissa.

E’ successo anche stavolta. Il segretario comunale Carlo Romano ha convocato l’Unione cittadina. Il 10 gennaio potrebbero esserci sorprese. “Se riscontreremo gravi violazioni non escludo espulsioni dal partito – ammette Carlo Romano – ed in ogni caso nel partito non ci può essere chi si vanta di aver fatto perdere questo territorio”.

Anche Romano (più vicino a Speziale) mette in dubbio i risultati dell’affluenza dei votanti. “Su 1200 iscritti al circolo la percentuale di votanti è stata bassa. A mio avviso è stato un insuccesso del partito”. Intanto proprio Lillo Speziale sta portando avanti l’idea di chiedere al Pd di applicare la regola che i candidati al Parlamento siano solo siciliani. In questo caso potrebbe rientrare in un posto utile. Sulle accuse di aver favorito anche in maniera poco trasparente la Cardinale, l’ex parlamentare Miguel Donegani spegne le polemiche. “Non bisogna ridurre sempre tutto allo scontro continuo con Speziale – dice- Evidentemente qualcosa è successo nel gazebo di via Palazzi visto che c’è un sequestro dei carabinieri. Riguardo il mio futuro posso tranquillamente affermare che la politica si può fare anche come dirigente di partito”. Non è escluso che la sua corrente possa garantirgli un incarico di rilievo in ambito nazionale.

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