Nella corsa alle elezioni rispuntano le primarie…ampie, Di Stefano: “Serve un’intesa”

 
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Gela. Nel baillame che porterà alle elezioni del prossimo anno, sembra quasi che tanti aspettino un segnale per iniziare a strutturare quella che potrebbe prendere le forme di un’alleanza per la città. Un patto elettorale che vada oltre i partiti e possa poi pesare alle urne. Ieri, il ghiaccio l’hanno rotto quelli dei movimenti civici (anche se i partiti i loro referenti li hanno comunque inviati ad ascoltare). Di volti noti ce n’erano tanti, alcuni anche accreditati di possibili ruoli pesanti. Proprio dalla tavola rotonda è rispuntata una delle parole d’ordine di sempre (almeno nei periodi di campagna elettorale). C’è infatti chi tifa per le primarie. Non primarie di coalizione, quelle tradizionali, ma addirittura primarie allargate. Un vagito di quella che potrebbe essere l’intesa oltre i partiti. L’imprenditore Maurizio Melfa (presente ieri all’incontro) ha subito lanciato la “sfida”. Probabilmente, però, sarà giusto un argomento di discussione, dato che non sembra esserci una vera volontà alla base. Tanti candidati della prima ora appaiono già piuttosto scettici. Di primarie non ne vogliono parlare. “Non mi sono mai piaciute – dice Terenziano Di Stefano di Una Buona Idea – sono legate ad una tradizione che non ha mai portato a buoni risultati. Se c’è la volontà, invece, bisognerebbe raggiungere un’intesa su un candidato unico. Staremo a vedere se il nostro invito a sottoscrivere una carta d’intenti verrà raccolto. Sicuramente, ci sarà un secondo incontro”.

Le primarie ampie sono tra le tante opzioni ma quelli che contano difficilmente accetteranno di mettersi da parte. I partiti dovranno prendere posizione, anche se per ora si muovono con molta discrezione.

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