Nell’indotto Eni i conti non tornano, c’è chi preferisce lasciare per trovare altre sistemazioni

 
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Gela. Nonostante i lavori della nuova green refinery stiano procedendo a pieno regime, nell’indotto di raffineria non mancano le tensioni. Non c’è solo il caso Turco Costruzioni, che è invece l’apice di un sistema traballante. Molte aziende, anche se assegnatarie di contratti, preferiscono assumere a termine, piuttosto che puntare su nuovi ingressi a tempo indeterminato. Come più volte ripetuto dai sindacati, dopo dicembre, quando sulla carta è fissato l’avvio della produzione green, tutto può accadere, con l’ennesima emorragia di operai, ai quali probabilmente non potranno essere rinnovati i contratti a termine, la gran parte stipulati da agenzie di lavoro interinale. Così, non sono rari i casi di operai che, pur avendo un contratto con aziende dell’indotto, magari anche a tempo indeterminato, si guardano intorno, preferendo altri lidi, più sicuri, e presentando le dimissioni ai datori di lavoro. Preferiscono rinunciare ad una “sicurezza” solo temporanea, fino alla prossima vertenza, e puntare su un’assunzione stabile in altri siti, fuori dalla Sicilia, se non addirittura al di là dei confini nazionali. L’hanno detto, anche in passato, i segretari provinciali dei metalmeccanici di Fiom, Fim, Uilm e Ugl. Senza mettere mano all’assetto dell’indotto di raffineria, ma anche a quello di Enimed e delle altre aziende della multinazionale, si rischia di nuovo lo scontro per il lavoro.

La vicenda Sudelttra, appena ripropostasi, sembra emblematica. L’azienda ha acquisito commesse di lavoro nei cantieri della green refinery, ma ha scelto di licenziare dieci lavoratori. Un “verdetto” contestato dai segretari provinciali Orazio Gauci, Angelo Sardella e Nicola Calabrese, che sono tornati a criticare il modus operandi di molti imprenditori dell’indotto di raffineria. Proprio tra le fila di Sudelettra, diversi operai, per anni dipendenti del gruppo lucano, hanno rinunciato, preferendo altre soluzioni lavorative. Da qualche giorno, una scelta simile è stata formalizzata da altri due dipendenti dell’azienda. Hanno preferito lasciare il posto di lavoro, per accasarsi in altri siti.

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