Neonato morì dopo pochi giorni, svolta nell’inchiesta: “Perizia falsa”, altri indagati

 
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Giuseppe Messina e la moglie vogliono giustizia per la morte del piccolo figlio

Gela. Forse, il tentativo di coprire un grave errore medico, costato la vita ad un neonato, Luigi Messina, morto dopo pochi giorni dalla nascita, nell’estate di cinque anni fa. I tre periti che all’epoca dei fatti vennero incaricati dalla procura di Catania di effettuare gli accertamenti autoptici e definire le cause del decesso, ora sono indagati per falso. Per avere verità e giustizia sulla sorte del piccolo Luigi, i genitori Giuseppe e Norina Messina, coniugi gelesi, non si sono mai fermati, sostenuti dall’associazione “Aria nuova”, presieduta da Saverio Di Blasi, che presentò il primo esposto ai pm di Catania. Il decesso avvenne all’ospedale “Garibaldi-Nesima”. Luigi era nato insieme alla sorella gemella. Vennero però riscontrati alcuni problemi respiratori. Fu trasferito all’Utin del nosocomio. I medici poi si resero conto che il piccolo aveva ancora il dotto di Botallo aperto: il canale che porta il sangue dall’arteria polmonare all’aorta doveva quindi essere chiuso chirurgicamente. L’intervento venne realizzato da un’equipe specializzata. Ma nulla andò secondo le previsioni. Già davanti ad una prima richiesta di archiviazione, il gip del tribunale di Catania decise di respingerla, accogliendo le istanze del legale della famiglia Messina, l’avvocato Antonio Cozza. Poi, la decisione di disporre una nuova perizia. Proprio dagli approfondimenti svolti da altri esperti, sono emerse incongruità nella prima relazione che era stata presentata dai medici legali, ora indagati. “Adesso la procura adotti in tempi celeri gli opportuni provvedimenti”, dicono l’avvocato Cozza e Giuseppe Messina.

“La nostra azione – aggiungono – si fermerà soltanto quando il piccolo avrà ricevuto piena giustizia”. “Dal nuovo esame – afferma ancora il legale – emerge che la morte del piccolo è ascrivibile ad un grave errore dei sanitari che lo ebbero in cura all’ospedale “Garibaldi-Nesima”. E non solo. La Procura su impulso dell’associazione “Aria Nuova”, ha iscritto nel registro degli indagati i consulenti che inizialmente si occuparono della vicenda”. Luigi morì nell’estate del 2016 dopo aver subito due interventi chirurgici. Era nato il 4 luglio, al termine di una gestazione regolare, insieme alla gemellina. Quello eseguito al “Garibaldi-Nesima” era stato un parto programmato alla 34esima settimana.

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