“Nessun potenziamento ospedale e disabili abbandonati”, Consulta: “Asp e Comune inadempienti”

 
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Gela. Impegni disattesi, sia da parte dell’Asp che dell’amministrazione comunale. La Consulta che raggruppa le associazioni a tutela dei diversamente abili ha ricevuto riscontri dalla Regione, dopo le note inoltrate. Il presidente Livio Aliotta non usa mezzi termini, ritenendo che manchino servizi sanitari essenziali, soprattutto in una fase critica come questa. “Ciò che emerge oggi con particolare evidenza è la mancata programmazione di interventi, soprattutto nel campo sanitario da parte degli uffici Asp di Caltanissetta. Ci associamo alla denuncia del sindaco Lucio Greco che nei giorni scorsi, in seguito ad un sopralluogo presso l’ospedale, ha constatato l’inattività del reparto di malattie infettive – dice Aliotta -nonostante gli impegni assunti dal management Asp. Ciò che fa seriamente riflettere è la situazione sanitaria locale che oggi rivela ancora una volta le gravi carenze anche di organico che già nei mesi scorsi sono stati denunciati dalla Consulta. Oggi come ieri l’Asp assume impegni che non riesce a garantire nei tempi e nei modi tanto declamati. Abbiamo assistito nel tempo alla promessa di un potenziamento del Centro di salute mentale mai attuato, ad un avvio del centro diurno per l’autismo presso via Madonna del Rosario a partire dal mese di settembre 2019 e in via Ascoli nei mesi successivi, tutto ancora fermo. Non ci sono stati il potenziamento del “Vittorio Emanuele” e infine l’attivazione del reparto di malattie infettive entro dieci giorni, anche questo impegno ad oggi inattuato, così come emerge dalle parole del primo cittadino”. Dalla Consulta, però, arrivano critiche anche verso l’amministrazione comunale, che starebbe continuando a lasciare al loro destino i disabili e le loro famiglie. Aliotta si rivolge sia a Greco che all’assessore Nadia Gnoffo.

“Anche sotto il profilo dell’assistenza socio-assistenziale l’emergenza Covid sta mostrando le gravi inadempienze nella programmazione comunale. Nonostante i proclami del sindaco e dell’assessore, ad oggi le famiglie che vivono quotidianamente la disabilità sono state abbandonate al loro destino. Mentre in molti Comuni le istituzioni locali si sono attivate per garantire a domicilio o tramite piattaforme digitali servizi di supporto come ad esempio l’Asacom – continua – a Gela, la mancata programmazione oggi costringe molte famiglie a far fronte con le sole ed esclusive proprie risorse all’assistenza delle persone con disabilità. Ciò che fa riflette è il fatto che oggi per la prima volta tutti i cittadini stanno sperimentando sulla propria pelle le pesanti limitazioni connesse alla permanenza domiciliare, permanenza che tutti noi auspichiamo possa terminare entro un ragionevole periodo. Questa aspettativa per centinaia di cittadini con disabilità non sussiste perché ad oggi con la mancanza di di trasporto pubblico accessibile e di tutti gli altri servizi inesistenti, la clausura continuerà senza alcuna limitazione temporale”. Da mesi, la Consulta chiede interventi concreti, ma ad oggi anche la Regione certifica le lacune.

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