Nessun reato se difendi la tua casa, al Comune si può firmare la proposta di legge

 
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Anche presso l’ufficio elettorale del Comune è possibile sottoscrivere la raccolta firme promossa dall’Italia dei Valori per sostenere la proposta di legge di iniziativa popolare sulle ‘Misure urgenti per la massima tutela del domicilio e per la difesa legittima’, mirata a modificare due articoli del codice penale sulla violazione di domicilio e l’eccesso colposo nei casi di legittima difesa. Per obbligare il parlamento a discutere il progetto di legge sono necessarie 50.000 firme. Disponibili i moduli per aderire ad una proposta che mira a difendere la propria casa, inasprendo le pene per chi viola il domicilio, escludendo risarcimenti per i ladri o condanne per i proprietari che difendono la propria abitazione da qualsiasi violenza.

Il sindaco ha confermato questa mattina che l’amministrazione sposa questo disegno di legge.

I motivi della proposta. Le motivazioni che hanno spinto all’iniziativa sono ben descritte nella relazione che accompagna la proposta: “Recenti fatti di cronaca hanno messo in evidenza l’esistenza di criminali sempre più spietati che si introducono nelle altrui abitazionio altri luoghi di privata dimora – si legge nel documento – Questa criminalità, per lo più volta a commettere delitti di rapina o di furto, pone a repentaglio l’altrui e la propriaincolumità, talora determinando legittime reazioni a difesa delle persone e dei beni. È ormai ineludibile e urgente intervenire legislativamentenel senso di punire più severamente la violazione del domicilio col raddoppio delle pene, escludendosi qualsiasi responsabilità per danni subiti da chi volontariamente si è introdotto nelle sfere di privata dimora”.

Raddoppio delle pene. Ma in cosa consiste esattamente la proposta di legge? Intanto, ci sono delle modifiche all’articolo 614 del codice penale, che riguarda appunto la violazione di domicilio. Attualmente la violazione di domicilio è punibile con la reclusione dai sei mesi ai tre anni. La pena è poi inasprita da uno a cinque anni (e si procede d’ufficio) se il fatto è commesso con violenza sulle persone o sulle cose. Il disegno di legge di legge per il quale è in corso la raccolta firme propone dialzare la penada uno ai sei anni (invece che “dai sei mesi ai tre anni”) e da due  a sette anni (invece che “da uno a cinque anni”). Inoltre, si chiede di aggiungere che colui che si introduce nell’abitazione o in un altro luogo privato altrui in modo clandestino o con l’inganno non possa chiedere il risarcimento di eventuali danni subiti.

Nessun reato per chi si difende in casa propria casa. Ma la proposta di legge suggerisce un cambiamento anche all’articolo 55 del codice penale, che riguarda l’eccesso colposo: quando nei casi di legittima difesa, si superano i limiti disposti dalla legge, si rischia di incappare nell’eccesso colposo, con l’applicazione – dove previsto – delle disposizioni che riguardano i delitti colposi. La proposta di legge mira a far aggiungere che “non sussisteeccesso colposo in legittima difesa quando la condotta è diretta alla salvaguardia della propria o altrui incolumità o dei beni propri o altrui”, nei casi previsti dalle legge in merito allalegittima difesa. Una proposta che se passasse cambierebbe di molto le carte in tavola.

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