Nessuna intesa tra i panificatori, il prezzo rimane a un euro al chilo

 
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Gela. Il prezzo del pane rimane ad un euro al chilo, per la felicità dei consumatori. Oggi prosegue la protesta promossa di una frangia di panificatori che da lunedì hanno deciso di abbattere il costo del pane.

Si punta a congelare il prezzo minimo a 2 euro e 10 centesimi. Nel tavolo delle trattative spuntano anche solleciti sui controlli per il rispetto del peso del pane e trasparenza sugli ingredienti utilizzati. Le verifiche potrebbero riguardare anche i forni e la legna impiegata.

Intanto, l’incontro di ieri ha registrato una fumata nera a causa dell’assenza del sindaco Angelo Fasulo, motivata da impegni istituzionali. Ad accogliere a Palazzo di città una rappresentanza di panificatori accompagnata da Salvatore Terlati, presidente della Confartigianato, il vice sindaco Fortunato Ferracane e l’assessore Ugo Costa.

Hanno chiesto un intervento all’amministrazione comunale “i panificatori vorrebbero trovare un’intesa anche sul prezzo minimo del pane – spiega Terlati – Domani incontreremo il primo cittadino per verificare la fattibilità della proposta anche da un punto di vista giuridico. Il prezzo minimo e massimo potrebbero essere fissati da euro 2,10 e 2,50. Quest’ultimo importo è stato stabilito dalla categoria.

Bisogna avviare i controlli per verificare la regolarità del peso e delle farine che utilizzano. Il panettiere è costretto a pesarlo su una bilancia. I miei associati sono disposti a chiudere bottega, se prosegue la protesta. La situazione ha avuto ripercussioni negative sul comparto. Sono state avanzate.

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