Nessuna irregolarità nella procedura per il figlio minore, padre assolto

 
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Gela. Era accusato di aver “forzato” la procedura per ottenere il cambio di residenza per il figlio minore, con un consenso anche dell’ex moglie (madre del ragazzo), che però non sarebbe stato in regola. Le accuse nei confronti del padre, finito a processo, sono però cadute. Il giudice Antonio Fiorenza, a conclusione del giudizio abbreviato, ha disposto l’assoluzione dell’uomo, difeso dagli avvocati Andrea Lautorisi e Vincenzo Vasta. I sospetti si concentrarono sulla dichiarazione di assenso, a firma della madre, che fu presentata dal padre del minore agli impiegati comunali. Per l’accusa, ci sarebbero stati gli estremi del reato di sostituzione di persona. Il pubblico ministero ha chiesto la condanna ad otto mesi di reclusione.

I legali di difesa, invece, sono riusciti a dimostrare che non ci fu alcuna intenzione di raggirare la normativa e che il consenso per il figlio minore era legittimo e fondato. Una linea che ha convinto il giudice, che alla fine ha emesso una decisione favorevole all’imputato.

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