“Niente autobotti a Manfria perché gara deserta”, Caltaqua: “Da tre anni aspettiamo 2 milioni da Regione”

 
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Gela. Le autobotti non arrivano a Manfria perché la gara, bandita da Caltaqua, è andata deserta. Attualmente, una nuova procedura per l’affidamento ai privati è in corso. Rispondono così dagli uffici della società italo-spagnola, dopo quanto riportato dalla nostra testata, a seguito della segnalazione giunta dal capogruppo consiliare del Pd Gaetano Orlando, che ha lamentato l’assenza delle forniture nella frazione balneare. Tante famiglie che risiedono stabilmente nella zona sono rimaste a secco. “Le abitazioni in questione si trovano in un area extraurbana, non ancora servita dalla rete idrica cittadina e quindi al di fuori del perimetro e della competenza del gestore. Pur non di meno Caltaqua, in un clima di collaborazione con l’amministrazione comunale, ha avviato da tempo le procedure necessarie per l’affidamento del servizio a terzi in possesso dei requisiti e delle necessarie autorizzazioni per l’espletamento del servizio, in sostituzione di quello fornito direttamente dal Comune. Ad oggi – si legge in una nota ufficiale – sono andate deserte le prime due sedute per l’affidamento del servizio e, facendo seguito all’incontro del 16 dicembre scorso, nel quale l’amministrazione comunale ha manifestato a Caltaqua la volontà e la necessità di avviare questo servizio extra convenzione, il gestore ha già avviato la terza procedura di gara, tutt’oggi in corso di finalizzazione”. Per ora, non si trovano padroncini privati, interessati a coprire il servizio. Se venisse affidato, allora sarà poi possibile presentare istanza per la fornitura tramite autobotti.

“Una volta affidato il servizio a terzi gli utenti potranno farne richiesta, presentando apposita richiesta presso gli uffici di Caltaqua corredata della documentazione necessaria per dimostrare, tra le altre cose, la regolarità edilizia dell’immobile rifornito e di essere in possesso dell’autorizzazione allo scarico in fossa imhoff – continua la nota – il servizio verrà prestato per tutte le utenze che non hanno la possibilità di essere allacciate alla rete idrica pubblica attualmente esistente nella zona di Manfria-Roccazzelle”. I manager della società, in attesa che la Regione e la nuova Ati formalizzino una decisione sul futuro del contratto, ribadiscono però di non aver ancora ricevuto i 2 milioni di euro, che la stessa Regione ha finanziato per il progetto di completamento della rete idrica a Manfria. L’azienda lo ha presentato ormai tre anni fa.

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