Niente cambi di casacca e 1/3 dell’indennità trattenute, ecco il codice etico del Polo Civico Popolare

 
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Gela. Un polo civico popolare aperto al confronto ed alle idee. Lo hanno ufficializzato ieri sera promotori che hanno avuto in passato e nel presente un ruolo attivo nella politica locale. 

Dall’ex direttore generale Renato Mauro al coordinatore dell’Udc Tonino Gagliano, dagli ex assessori Franco Giudice e Rocco Minardi al consigliere comunale Santino Giocolano.

“Il “Polo Civico Popolare” – si legge nella nota di presentazione –  è un movimento politico cittadino con la forma giuridica dell’associazione aperto a chiunque voglia dare un contributo di idee e di impegno alla politica ed al governo della città con contenuti ispirati al progresso civile ed economico-sociale di Gela, con metodi di prudenza, moderazione e di rispetto per l’interlocutore, senza vincoli di appartenenza partitica nell’ambito dell’azione politica e culturale da sviluppare nella città, impegnato, sia a livello istituzionale che di promozione culturale, per costruire un laboratorio per il libero confronto di analisi, idee e proposte, per la realizzazione di un programma, moderno e pragmatico, che si confronti con le questioni più importanti della realtà sociale ed economica gelese”.

Il Polo presenterà una lista a sostegno dell’uscente Angelo Fasulo. “Vogliamo portare avanti nei prossimi cinque anni il concordato programma nel confronto sereno e proficuo sia all’interno dell’associazione che con gli altri soggetti politici, con l’animo dei buoni cittadini che guardano solo al bene della propria città, al suo buon governo, scrollandosi di dosso ogni schematismo partitico o ideologico”.

Tra i punti fondanti il codice etico, secondo cui ogni socio aderente al “Polo Civico Popolare” si impegna e dichiara che, per quanto riguarda l’attività politica nella città di Gela, non verrá in alcun modo condizionato da vincoli di appartenenza o militanza in partiti o formazioni politiche nazionali o regionali, nè ne assumerà per tutta la durata dell’associazione, cosicché venga anche nel tempo garantita all’associazione piena ed originale autonomia di valutazione e di scelta nel contesto generale e politico della città. Per evitare trasformismi gli iscritti si impegnano a non aderire, per la durata dell’associazione, a gruppi consiliari diversi da quelli dello stesso “Polo Civico Popolare”, nonché a corrispondere un terzo sul netto delle loro indennità o emolumenti quale contributo per le spese e le necessità dell’associazione.

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