Niente permessi per la passerella, il caso Parrinello: assolti i genitori

 
0

Gela. Una delle tante vicende giudiziarie sorte dal caso del giovane Luca Parrinello si conclude con l’assoluzione dei genitori, finiti a processo per la realizzazione di una passerella risultata abusiva. Un’opera che sarebbe stata costruita per favorire gli spostamenti dalla propria abitazione del figlio, costretto su una sedia a rotelle. Il giudice Tiziana Landoni ha emesso un verdetto favorevole per entrambi gli imputati. Due capi d’imputazione sono caduti per “tenuità del fatto”; l’altro, invece, con la formula “per non aver commesso il fatto”. Quella passerella, in base alle accuse sostenute in aula dal pm Tiziana Di Pietro, venne realizzata senza autorizzazioni, creando danni anche alla proprietà attigua di una donna, titolare di un’attività commerciale. Per questa ragione, il pm ha chiesto la condanna degli imputati.

“Comprendo le difficoltà del giovane sulla sedia a rotelle – ha detto il pm – ma l’opera fu costruita senza permessi”. La proprietaria dell’altro immobile, invece, si è costituita parte civile con l’avvocato Salvo Macrì. Da quanto emerge, in base al dispositivo letto dal giudice, proprio la donna e il legale procederanno in sede civile per ottenere comunque il risarcimento dei danni. Come indicato in giudizio, gli effetti di quanto accaduto l’hanno costretta a chiudere l’attività. Il difensore degli imputati, l’avvocato Orazio Rinelli, ha invece escluso che ci fosse la volontà di dar vita ad un abuso edilizio, sottolineando che quella passerella fosse l’unico modo per consentire a Luca anche i più semplici spostamenti. Intorno alla vicenda è montata una campagna di sensibilizzazione pubblica, con la famiglia Parrinello che si è schierata a difesa delle ragioni del giovane e uno striscione esposto per mesi al balcone dell’abitazione sul lungomare Federico II di Svevia.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here