Niente regolamento sulla differenziata, “multe ai cittadini indisciplinati”: la commissione ambiente contro la giunta

 
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Gela. Il regolamento sulla raccolta differenziata, chiesto peraltro dai funzionari della Regione, slitta al prossimo lunedì.

Gli esponenti del Pd contro la giunta. Dovrebbe essere quella l’occasione propizia per approvarlo. La decisione di rinviare alla prossima settimana, è arrivata al termine di una lunga discussione. Si è preferito che il dirigente del settore potesse analizzare dettagliatamente i contenuti del maxi emendamento presentato dalle tre commissioni comunali bilancio, ambiente e affari generali. Nell’emendamento, si dà centralità soprattutto al rafforzamento dei sistemi premiali in favore di quelle famiglie che differenziano correttamente. Inoltre, si prevedono anche isole ecologiche dove conferire. Non sono mancati però i toni piuttosto accesi. “Devo complimentarmi con l’amministrazione comunale – ha detto provocatoriamente il consigliere del Pd Antonio Biundo – la città è veramente pulita. Vorrei capire quando vi metterete a lavorare seriamente”. Accuse che sono arrivate anche dall’altro esponente del Partito Democratico Giuseppe Ventura, ex assessore all’ambiente durante l’amministrazione Fasulo. “Avete criticato pesantemente la gestione di questo settore da parte della precedente giunta comunale – ha spiegato – e, adesso, cosa abbiamo? Percentuali di raccolta differenziata praticamente uguali a quelle del passato”.

Lo street control per sanzionare chi conferisce senza regole. Toni critici sono stati utilizzati anche da Sandra Bennici del Polo Civico e da Vincenzo Cascino della Lista Musumeci. Proprio dagli scranni occupati dai consiglieri della Lista Musumeci è arrivata la proposta di utilizzare i sistemi di street control soprattutto per sanzionare chi getta sacchetti ad ogni ora del giorno, senza rispettare le fasce orarie già fissate. Una richiesta inoltrata dal consigliere Anna Comandatore. Le esponenti del Megafono Sara Bonura e Maria Pingo hanno insistito sulla necessità di rafforzare le attività di pulizia delle strade, per evitare spettacoli decisamente poco gradevoli. A proporre un emendamento, sono stati anche i grillini del Movimento 5 Stelle. Chiedono che nel regolamento sulla raccolta differenziata non si trascuri la possibilità del riutilizzo dei rifiuti per la produzione di energia, escludendo qualsiasi forma di combustione. Gli stessi consigliere del Movimento 5 Stelle, però, non hanno nascosto la necessità di inasprire le sanzioni nei confronti di chi non rispettasse le fasce di conferimento. “Non possiamo accettare – ha detto il capogruppo Vincenzo Giudice – che ci siano ancora cittadini così poco avveduti da creare vere e proprie discariche abusive”. Salvatore Scerra di Forza Italia, insieme al capogruppo dell’Udc Giovanni Panebianco, hanno spinto sulla necessità di integrare il regolamento proposto dall’amministrazione comunale con l’emendamento preparato dalla tre commissione consiliari.

“Abbandoniamo la differenziata”. “A questo punto – è intervenuto l’indipendente Carmelo Casano – consiglierei al sindaco di abbandonare il sistema della raccolta differenziata. E’ un meccanismo che non sta reggendo. Sicuramente, pagare l’infrazione alle autorità europee ci costerebbe molto meno rispetto all’attuale sistema”. Il capogruppo del Pd Vincenzo Cirignotta e il suo vice Carmelo Orlando sono tornati a rimarcare le condizioni della zona di Manfria, sempre più stretta tra i rifiuti. Cirignotta ha lanciato la proposta di istituire le figure delle guardie ambientali. Angela Di Modica, invece, ha rimarcato la necessità di dare maggiori vantaggi a chi differenzia, sanzionando chi invece le regole non le rispetta affatto.

 “Il comportamento di molti cittadini non aiuta”. “Siamo davanti ad una emergenza rifiuti regionale – ha spiegato in aula il vice sindaco Simone Siciliano – i cumuli in strada si spiegano soprattutto con il fatto che dovendo conferire nel sito di Lentini, gli autocompattatori della Tekra devono sostenere turni molto più lunghi. Purtroppo, noto che nonostante l’emergenza tanti cittadini, senza tenere in considerazione le possibili conseguenze, depositano rifiuti ad ogni ora. Questo non è per nulla un comportamento accettabile”.

L’affondo della commissione ambiente e sanità. Intanto, la commissione ambiente e sanità, presieduta dalla grillina Virginia Farruggia, prende posizione. “La commissione ambiente e sanità, in riferimento all’emergenza sui rifiuti che vede la nostra città sommersa dalla spazzatura con grave pericolo sanitario per i cittadini, reso più grave dall’alta temperatura – scrivono i componenti della commissione – esorta il commissario dell’ ex provincia di Caltanissetta ad autorizzare il progetto esecutivo per la realizzazione di nuovi profili di abbancamento con annesso impianto di biostabilizzazione all’interno della discarica di Timpazzo, stante che è stato già depositato nel mese di giugno il relativo progetto. Inoltre, la commissione chiede all’amministrazione comunale se è stato adottato il piano di emergenza di raccolta dei rifiuti, come diffidato dalla Regione siciliana e quindi se sono stati individuati i centri di raccolta temporanea da utilizzare nei casi di chiusura della discarica, come chiesto con ordinanza presidenziale. Purtroppo, ancora una volta, constatiamo, che questa amministrazione, come nei mesi passati, sia totalmente incapace ad affrontare tale emergenza, in realtà prevedibile, soprattutto nei mesi estivi, dando dimostrazione che la tutela della salute pubblica non rappresenti una priorità. Inoltre la commissione segnala lamentele da parte dei residenti delle frazioni balneari Roccazzelle e Manfria, in quanto i reflui fognari raccolti in appositi pozzi, per la maggior parte a dispersione e solo in alcuni casi a tenuta stagna, vengono smaltiti abusivamente nei terreni non delimitati dai proprietari; quindi i residenti delle frazioni balneari, oltre a subire i disagi per lo smaltimento abusivo dei rifiuti, subiscono il cattivo odore dei reflui fognari. La situazione non potrà che peggiorare con la realizzazione, nella zona di Manfria, di una rete idrica non appropriata, per conto di privati cittadini e avallata dall’amministrazione comunale, perché non accompagnata dalla relativa condotta fognaria, al fine della salvaguardia della salute pubblica”.

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