“Non c’è accanimento Musumeci contro Gela”, Orlando: “Di Cristina guardi tra gli alleati di giunta”

 
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Orlando e Musumeci

Gela. Il definanziamento dei trentatré milioni di euro del Patto per il Sud destinati alla città sarebbe solo una ragione strumentale per attaccare il presidente della Regione Nello Musumeci. Il commissario cittadino di DiventeràBellissima Michele Orlando respinge le parole giunte dal segretario cittadino del Pd Peppe Di Cristina, che dopo il voto della commissione bilancio dell’Ars, ha descritto un governo regionale impegnato solo a tagliare fondi per la città. “Il presidente Musumeci ha dato in queste settimane l’esempio di come, in aperto fronte di guerra, si debba collaborare con chi condivide questo momento, lasciando da parte le dispute politiche e i colori di casacca, senza pensare a battere bottega per ritorni elettorali più o meno lontani – dice Orlando – in tutta la vicenda Covid-19, mai si è visto o sentito il presidente della Regione infierire contro il governo nazionale che porta anche i colori del segretario Di Cristina per tutto ciò che non ha saputo o potuto affrontare nella tragedia nazionale. Anzi, i suoi interventi, sempre fermi nel richiedere aiuti e celerità nei provvedimenti di spettanza governativa o ministeriale, mai sono caduti in toni polemici e di contrapposizione politica”. Per Orlando, i vertici dem dovrebbero guardare all’interno della maggioranza del sindaco Lucio Greco. “Il segretario Di Cristina, sottolineando il proprio attaccamento alla questione dei fondi del Patto per il Sud, dopo il recente parere della commissione bilancio, poco memore che i primi interlocutori debbano essere  i compagni di coalizione  nell’amministrazione comunale che fanno parte del governo Musumeci – aggiunge – non fa alcun cenno a come si stia dando seguito agli accordi di qualche mese fa con l’assessore Mimmo Turano riguardo la presentazione dei progetti e alle questioni di merito per cui si è pronunciata la commissione competente. Il chiodo fisso di Di Cristina è quello di attaccare Musumeci”.

Il gruppo locale che sostiene Musumeci esclude un accanimento verso la città, mentre ieri il sindaco Lucio Greco ha tenuto però a precisare che ad oggi dalla Regione non sono ancora arrivati i fondi previsti per il contrasto dell’emergenza sociale. “Ci duole che si debba trovare un’occasione ormai ripetuta e mescolata da quasi un anno per fare ostilità politica verso il governo del presidente della Regione che non solo non è alla frutta proprio perché ha mostrato nelle ultime occasioni salute e coesione in un momento così tragico – conclude Orlando – ma soprattutto ha fornito prova di scelte coraggiose, pronte e determinanti per dare soluzioni ai bisogni dei siciliani. Il segretario Di Cristina rimandi le polemiche e si prepari soprattutto al momento in cui il governo nazionale, soprattutto con il suo ministro per il Sud Giuseppe Provenzano, dovrà pensare ad attuare la ripresa di un’intera nazione. L’augurio che facciamo è che il governo arrivi a consumare quanto meno un semplice piatto di pasta, altro che la frutta di quello di Musumeci”.

2 Commenti

  1. Complimenti che bel modo di fare Politica….Orlando che ho scoperto essere segretario cittadino di Diventerà Bellissima ( credo non sia gelese…forse nessuno in città è stato ritenuto degno) respinge le accuse a sua volta accusando Di Cristina di guardare agli alleati di giunta (perfettamente d’accordo quindi anche a al partito di Musumeci) e comunque di guardare a quello che non farebbe il ministro Provenzano. Vorrei molto rispettosamente dire al Dott. Orlando che delle vostre beghe politiche a noi interessa molto poco anzi niente. Il vostro interlocutore (quindi anche il suo) dovrebbe essere il cittadino a cui dovreste spiegare perché in piena crisi economica e sociale un governo regionale ritiene di revocare un corposo finanziamento sferrando il colpo fatale. Immagino ci siano delle gravissime ragioni che a noi non è dato sapere. Di chi sono le responsabilità. Non può essere che nessuno dia spiegazioni chiare su un fatto così drammatico. Invito anche tutti i giornalisti locali, anche chi gentilmente ospita i miei commenti, ad indagare per consentire a tutti noi di sapere, non dalla politica, della quale ci dispiace non ci fidiamo,
    ma dalla vostra voce libera quello che veramente è
    accaduto. Grazie.

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