Non ci fu una truffa per la cessione dell’immobile, assolto l’imprenditore Greco

 
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Gela. Non fu una truffa e in appello è stata ribaltata la sentenza di condanna che un anno fa era stata emessa, in primo grado, nei confronti dell’imprenditore edile Salvatore Greco. I giudici della Corte d’appello di Caltanissetta lo hanno assolto. “Il fatto non sussiste”, questa la formula pronunciata nel dispositivo letto dai magistrati nisseni, ai quali si è rivolto il legale di fiducia dell’imprenditore, l’avvocato Carmelo Peluso. A Greco veniva contestata la truffa ai danni della controparte che aveva stipulato un preliminare di vendita per l’acquisto di un immobile in contrada Cocuzza, di proprietà dell’imputato. Gli acquirenti denunciarono possibili irregolarità, segnalando di aver versato anche un anticipo da 162 mila euro sui 700 mila complessivi. Ci sarebbe stato un passaggio dell’immobile ad un’altra società, ma secondo la difesa sarebbero state operazioni regolari. In primo grado, Greco era stato condannato a due anni di detenzione e al pagamento di una provvisionale da 30 mila euro in favore della controparte contrattuale.

In appello, nonostante la procura generale abbia chiesto la conferma della decisione di primo grado, i giudici hanno invece accolto la linea difensiva, assolvendo l’imprenditore, che ha sempre sostenuto di aver agito regolarmente. L’acquirente era parte civile, con l’avvocato Filippo Spina, che ha insistito per la condanna. I giudici di appello, però, hanno del tutto riformato la decisione di primo grado, escludendo irregolarità e assolvendo Greco.

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